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Milano | Inchiesta caso Ferragni-Balocco verso ipotesi di truffa
Cronaca, Gossip

Milano | Inchiesta caso Ferragni-Balocco verso ipotesi di truffa

La relazione presentata oggi dalla Guardia di Finanza (Gdf) alla Procura di Milano, riguardante il caso del pandoro con il marchio di Chiara Ferragni prodotto dalla Balocco, potrebbe modificare la prospettiva accusatoria dell'indagine, attualmente senza indagati né titolo di reato. Secondo quanto emerso, una serie di email evidenziate nei documenti acquisiti presso gli uffici dell'Antitrust potrebbe portare a una ridefinizione dell'ipotesi di reato, passando da frode in commercio a truffa, sebbene la formulazione definitiva dell'accusa debba ancora avvenire. Questa informativa è legata al caso del pandoro che ha già comportato una pesante sanzione per l'imprenditrice e l'azienda di Cuneo, responsabile del "Pink Christmas", con l'accusa di pubblicità ingannevole in ambito benefico. Gli i...
Guè Pequeno, Marracash e il boss della Barona
Musica

Guè Pequeno, Marracash e il boss della Barona

Una nota conclusiva della polizia penitenziaria, nell'ambito dell'indagine condotta dai pubblici ministeri Francesco De Tommasi e Gianluca Prisco, rivela dettagli su saluti durante concerti di due noti rapper a un boss, Nazzareno Calajò, noto come Nazza, della famiglia criminale Calajò nel quartiere Barona di Milano. I rapper coinvolti sono Marracash (Fabio Bartolo Rizzo) e Guè Pequeno (Cosimo Fini). La polizia penitenziaria riferisce di saluti fatti durante concerti, in cui Guè Pequeno avrebbe esclamato "Nazza libero, Free Nazza!" e Marracash avrebbe ringraziato la famiglia Calajò durante una sua esibizione. Entrambi i rapper non sono coinvolti nell'inchiesta e non hanno commentato. La polizia sottolinea come la famiglia criminale utilizzi la notorietà dei rapper come cassa di risonan...