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Marracash replica: «Non sono mai stato e mai sarò al servizio di nessuno»
Musica

Marracash replica: «Non sono mai stato e mai sarò al servizio di nessuno»

In risposta all'articolo del Fatto Quotidiano riguardante la presunta vicinanza al boss della Barona Nazzareno Calajò, il rapper Guè Pequeno ha espresso una risposta breve e telegrafica definendo il quotidiano come "Il Babbo Quotidiano". D'altra parte, Marracash ha argomentato la sua replica attraverso oltre una decina di storie su Instagram. Ha sottolineato i seguenti punti: Non è mai stato e non sarà mai al servizio di nessuno. Ha già parlato di questi fatti nelle canzoni e nelle interviste da circa 20 anni. Non ha mai inneggiato alla liberazione di criminali né ha detto "Free Nazza" sul palco. Crescere nel suo quartiere gli ha dato una visione completa della realtà, ma non gli ha impedito di essere una brava persona. Il video di "Infinite Love" non è un'ostentazione di r...
Guè Pequeno, Marracash e il boss della Barona
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Guè Pequeno, Marracash e il boss della Barona

Una nota conclusiva della polizia penitenziaria, nell'ambito dell'indagine condotta dai pubblici ministeri Francesco De Tommasi e Gianluca Prisco, rivela dettagli su saluti durante concerti di due noti rapper a un boss, Nazzareno Calajò, noto come Nazza, della famiglia criminale Calajò nel quartiere Barona di Milano. I rapper coinvolti sono Marracash (Fabio Bartolo Rizzo) e Guè Pequeno (Cosimo Fini). La polizia penitenziaria riferisce di saluti fatti durante concerti, in cui Guè Pequeno avrebbe esclamato "Nazza libero, Free Nazza!" e Marracash avrebbe ringraziato la famiglia Calajò durante una sua esibizione. Entrambi i rapper non sono coinvolti nell'inchiesta e non hanno commentato. La polizia sottolinea come la famiglia criminale utilizzi la notorietà dei rapper come cassa di risonan...