Arriva nelle sale italiane il 6 marzo “Mickey 17”, il nuovo film di Bong Joon-ho, regista Premio Oscar per il capolavoro “Parasite”. Con un mix perfetto di umorismo, fantascienza e riflessioni etiche, il film si prospetta come una pellicola che stupirà e intratterrà il pubblico, ma anche lo inviterà a riflettere su temi molto contemporanei.
Il protagonista, Mickey Barnes, interpretato da Robert Pattinson, si ritrova coinvolto in una missione spaziale per colonizzare un pianeta di ghiaccio. In questo futuro distopico, la sua vita è destinata a essere una continua sequenza di morte e resurrezione, in un sistema che lo considera un “sacrificabile”. La sua missione è morire in vari modi dolorosi per poi essere ristampato e ripristinato, senza che ciò abbia alcun peso reale. Mickey 17 è stato già “ristampato” 17 volte, ma ciò che accade con il suo “clonaggio” successivo, il Mickey 18, è inaspettato e mette in moto una serie di eventi che, oltre a creare situazioni esilaranti, aprono anche interrogativi morali.
La trama di “Mickey 17” esplora un futuro che sembra risuonare sinistramente familiare. Un leader visionario, con un’ambizione smisurata per la colonizzazione, e un gruppo di seguaci pronti a delegare ogni responsabilità pur di fuggire dal caos della Terra. L’aspetto più interessante del film è come Bong Joon-ho utilizzi la fantascienza per raccontare una critica alla società contemporanea. La figura del “sacrificabile” e l’idea della morte e resurrezione tecnologica pongono interrogativi sul valore dell’individuo e sulle scelte etiche legate ai progressi tecnologici. Il film diventa una riflessione sull’umanità, sulla sua capacità di delegare e farsi schiacciare dal potere, e sulla disumanizzazione che può derivare dal progresso sfrenato.
Con “Mickey 17”, Bong Joon-ho dimostra ancora una volta di saper mescolare profondità e intrattenimento. Nonostante i temi complessi e le riflessioni etiche, il film mantiene un tono divertente e spiazzante, con situazioni assurde e personaggi straordinari. Il film non è solo un viaggio nell’ignoto spazio siderale, ma anche una critica pungente e intelligente alle dinamiche sociali ed economiche che dominano il nostro presente.
Con un cast che include anche Mark Ruffalo nei panni di Kenneth Marshall e Toni Collette in quello di Ylfa, “Mickey 17” si conferma come una delle pellicole più interessanti e stimolanti della stagione. Un film che, tra farsa e fantascienza, lascia lo spettatore con una riflessione profonda, ma anche con il sorriso sulle labbra. Non resta che andare al cinema e scoprire come Bong Joon-ho, con la sua visione unica, racconti il nostro futuro, in bilico tra tecnologia e umanità.
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