Nel corso del tradizionale pre-ascolto dei brani in gara al Festival di Sanremo, riservato alla stampa, Carlo Conti ha avuto modo di difendere la sua decisione di aumentare il numero delle canzoni in gara da 24 a 30. “Avevo detto che avrei scelto 24 brani, ma poi sono arrivato a 30”, ha dichiarato il conduttore, precisando che altre canzoni avrebbero meritato di entrare nella lista.
Conti ha sottolineato che, nonostante il numero maggiore di canzoni, non ci sono state pressioni da parte delle case discografiche e che ogni brano selezionato merita di essere ascoltato. Il conduttore ha inoltre rassicurato il pubblico, dichiarando che ci sarà abbastanza tempo per ascoltare tutte le canzoni, anche nelle serate in cui si esibiranno tutti i 30 artisti. Per dare maggiore spazio alla musica, infatti, ha deciso di limitare la presenza di ospiti esterni durante le serate, preferendo aggiungere 2-3 canzoni in più piuttosto che concentrarsi su chiacchiere o monologhi.
Carlo Conti ha anche voluto mettere in chiaro la sua posizione riguardo alla lunghezza delle serate. “Spero di non arrivare alle 2 di notte”, ha affermato, spiegando di aver introdotto il dopofestival con l’intento di concludere a un’ora decente, senza appesantire troppo la programmazione. L’obiettivo, ha aggiunto, non è rincorrere gli ascolti ma garantire uno spettacolo di qualità e ben gestito in termini di tempo.
Conti ha concluso ribadendo che Sanremo è e resta il festival della canzone, un luogo dove, oltre ai nomi già noti, è importante dare spazio anche agli artisti che partecipano per la prima volta, portando freschezza e varietà alla competizione musicale.
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