La possibilità che esistano dimensioni extra oltre alle tre classiche dello spazio e quella temporale ha affascinato scienziati e fisici per oltre un secolo, ma la sua dimostrazione sperimentale è sempre stata una sfida. Ora, con il progetto DUNE (Deep Underground Neutrino Experiment), potrebbe finalmente esserci l’opportunità di ottenere risposte concrete. Questa imponente struttura, in fase di costruzione, studierà i neutrini generati da un acceleratore di particelle e li farà viaggiare per circa 1300 chilometri attraverso due stati, l’Illinois e il Sud Dakota. Gli scienziati sperano che l’esperimento permetta di osservare una trasformazione nei neutrini, i quali potrebbero rivelare segreti importanti sulla natura dell’universo, tra cui l’esistenza di dimensioni extra.
Già nel 1998, un gruppo di ricercatori suggerì che le tre dimensioni spaziali che conosciamo potrebbero essere solo una parte di una struttura più complessa con dimensioni aggiuntive. L’ipotesi, se confermata, potrebbe spiegare il motivo per cui la gravità è così debole rispetto alle altre forze fondamentali e, soprattutto, potrebbe gettare luce sul misterioso comportamento dei neutrini, in particolare sulla loro massa, ancora non completamente compresa dal modello standard della fisica. Con i primi dati attesi per il 2030, DUNE potrebbe finalmente fare luce su questi enigmi, segnando un passo fondamentale nella fisica delle particelle e nella nostra comprensione dell’universo.
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