Il 21 ottobre 2024 segna una data storica per la giustizia ambientale in Cile, con la presentazione della prima denuncia di “ecocidio” per l’inquinamento del Lago di Villarrica. Questa iniziativa, promossa dal consigliere comunale Raúl Landini e dall’avvocato Daniela Riffo, ha come obiettivo quello di attrarre l’attenzione su un grave problema ambientale che affligge la regione, con particolare riferimento ai continui scarichi di liquami e sostanze tossiche nel lago.
Il Lago di Villarrica, famoso per le sue bellezze naturali, è stato gravemente danneggiato da fenomeni di fioritura algale, indice di un eccessivo inquinamento. Questa situazione non solo compromette l’ecosistema locale, ma mette in pericolo anche la salute della popolazione e l’economia turistica della zona. Recenti analisi hanno evidenziato la presenza di coliformi fecali e del batterio Helicobacter pylori, associato a malattie gastriche, aumentando il rischio per la salute pubblica.
La denuncia di ecocidio si basa su una legge del 2023 che consente di perseguire penalmente chiunque danneggi l’ecosistema. Il consigliere Landini ha sottolineato l’urgenza di affrontare questa crisi ambientale, evidenziando come l’inquinamento comprometta il diritto delle persone a vivere in un ambiente sano e il benessere delle comunità locali. L’avvocato Riffo ha evidenziato l’importanza della legge 21.595 sui reati economici, che include le violazioni ambientali, come uno strumento essenziale per garantire la protezione delle risorse naturali.
Organizzazioni ambientaliste, come la Fondazione per le Zone Umide Sostenibili, hanno espresso supporto per questa azione legale, sottolineando la necessità di un intervento tempestivo e coordinato. La speranza è che questa denuncia possa costituire un precedente legale significativo e spingere le autorità a prendere misure più efficaci contro i crimini ambientali, segnando così un passo avanti per la giustizia ecologica in Cile.