Paolo Fresu rende omaggio a Miles Davis, uno dei più grandi innovatori della storia del jazz, con uno spettacolo che esplora la vita e l’opera di questo leggendario artista. Insieme a un ensemble di sette musicisti, Fresu ripercorre le tappe della carriera di Davis, mettendo in luce non solo il suo straordinario talento musicale, ma anche la complessità della sua personalità.
Attraverso un viaggio sonoro e narrativo, lo spettacolo evidenzia come il jazz di Miles Davis si sia continuamente trasformato, incorporando influenze provenienti da generi diversi come il funk, il pop e l’elettronica. Davis non solo rivoluzionò il jazz, ma lo spinse verso nuove frontiere, grazie a collaborazioni con artisti di vario genere, che ampliarono i confini della sua musica.
L’aspetto umano dell’artista viene rivelato attraverso la narrazione, che si concentra anche sul lato più intimo e tormentato di Davis, la cui vita fu segnata da alti e bassi, tra successo e momenti di autodistruzione. Le immagini di un Davis nell’ultimo periodo della sua vita, con il volto segnato e le mani rugose, evocano la potenza di un musicista che, nonostante le difficoltà personali, riuscì a toccare l’anima di milioni di persone con il suo suono inconfondibile.
Fresu, con sensibilità e profondità, racconta non solo l’evoluzione artistica di Davis, ma anche il suo impatto culturale, tracciando un ritratto che celebra la sua eredità musicale e il suo spirito innovativo.