Bruno Vespa ha lasciato con polemica l’evento che si è svolto a Roma per celebrare il centenario della radio e il settantesimo anniversario della televisione italiana. Durante la manifestazione, il noto conduttore ha espresso la sua indignazione per il trattamento riservato al suo programma, Porta a Porta, sottolineando l’assenza di riferimenti al trentennale del talk show, nonostante l’importanza di altri programmi storici della Rai venissero adeguatamente riconosciuti.
Attraverso i suoi canali social, Vespa ha condiviso il suo disappunto, evidenziando che, pur accettando giustamente l’omaggio a figure importanti del panorama informativo come Sergio Zavoli e Piero Angela, l’organizzazione dell’evento ha trascurato il contributo di Porta a Porta, che ha rappresentato un pilastro della televisione italiana.
Il conduttore ha descritto questa mancanza come il risultato di un atteggiamento ostile verso il suo programma, un’opinione che Vespa ritiene si radichi nell’«anima profonda della Rai». Nonostante i cambiamenti politici e le varie amministrazioni che si sono susseguite negli ultimi 30 anni, il giornalista sostiene che la sua trasmissione non riceva il giusto riconoscimento all’interno dell’azienda, il che lo ha spinto a prendere la decisione di abbandonare l’evento.
Questa polemica ha messo in luce le dinamiche interne della Rai e il modo in cui vengono valorizzati i diversi programmi, nonché le emozioni forti che accompagnano il lavoro di chi opera nel mondo dell’informazione televisiva.