Dopo anni di incertezze, gli scienziati hanno finalmente chiarito l’origine di alcuni strani rumori provenienti dalla Fossa delle Marianne, il punto più profondo degli oceani. Questi suoni, noti come “biotwang”, erano stati registrati per la prima volta nel 2014 e avevano suscitato grande curiosità, essendo stati paragonati ai suoni di astronavi dei film di fantascienza.
Recentemente, l’analisi di oltre 200.000 ore di registrazioni acustiche tramite strumenti di intelligenza artificiale ha rivelato che i misteriosi rumori non sono altro che le chiamate delle balene di Bryde, cetacei che possono raggiungere i 17 metri di lunghezza. La scoperta è stata confermata dopo che diversi esemplari di questa specie sono stati osservati mentre emettevano il caratteristico suono.
Nonostante la fonte sia stata identificata, rimane ancora da chiarire il motivo per cui queste balene producono tali suoni peculiari. I ricercatori ipotizzano che il “biotwang” possa fungere da richiamo per permettere agli esemplari di localizzarsi tra loro, simile a un gioco di “Marco Polo” sottomarino. Inoltre, è emerso un picco di registrazioni nel 2016, coincidente con un incremento della popolazione di balene nella zona, probabilmente legato agli effetti dell’El Niño.
Questa scoperta non solo arricchisce la nostra comprensione della vita marina, ma offre anche nuove prospettive sulla comunicazione tra le diverse specie di cetacei e il loro adattamento agli ambienti oceanici.