Un recente sviluppo ha finalmente portato alla luce i segreti custoditi nei sarcofagi di piombo scoperti sotto la Cattedrale di Notre-Dame, dopo l’incendio che l’ha devastata nel 2019. Gli archeologi, nel corso delle loro indagini, hanno identificato due antichi corpi sepolti sotto le rovine, rivelando storie affascinanti legate a personalità storiche.
Il primo sarcofago, appartenente a Messire Antoine de la Porte, un noto canonico morto nel 1710, è stato facilmente identificato grazie alla sua notorietà e all’epitafio che ne conferma l’identità. La sua sepoltura di prestigio riflette la sua posizione influente nella società dell’epoca.
Ma l’attenzione si concentra ora sul secondo corpo, rimasto avvolto nel mistero per anni. Recenti analisi hanno portato i ricercatori a credere che possa appartenere al poeta francese Joachim du Bellay, figura di spicco del XVI secolo. Gli indizi raccolti, tra cui segni di malattie croniche e particolari morfologici, offrono spunti sulla sua vita e sulla sua salute. Il suo cranio, segato post-mortem, testimonia una pratica comune tra i nobili dell’epoca, mentre le condizioni delle ossa indicano una vita segnata da difficoltà.
Tuttavia, l’ubicazione della sua sepoltura solleva interrogativi: perché il corpo di du Bellay si trovava sotto il transetto centrale di Notre-Dame, quando storicamente si credeva fosse sepolto in una cappella laterale? Gli archeologi formulano due ipotesi: una sepoltura temporanea divenuta definitiva o un possibile spostamento del sarcofago avvenuto nel 1569.