Dopo la pausa estiva, lo stabilimento Stellantis di Melfi, in provincia di Potenza, ha annunciato una significativa modifica nella sua produzione. A partire da ora, la Fiat 500X non verrà più prodotta temporaneamente, lasciando spazio esclusivamente ai modelli Jeep Renegade e Compass. La decisione ha suscitato preoccupazioni tra i lavoratori e i sindacati, evidenziando le difficoltà che stanno affrontando diversi stabilimenti.
Gerardo Evangelista, segretario dei metalmeccanici della Cisl, ha espresso il suo rammarico per la situazione, sottolineando che la ripresa post-estiva presenterà sfide significative per lo stabilimento lucano. Con le poche giornate lavorative programmate, la produzione sarà ridotta a soli due turni, aumentando la necessità di ricorrere al contratto di solidarietà per garantire i salari dei lavoratori.
Evangelista ha inoltre messo in guardia contro la persistenza delle difficoltà del mercato, che potrebbero influire a lungo sui volumi produttivi e sulle condizioni dei lavoratori. La sospensione della produzione della 500X, insieme all’incertezza della domanda, rappresenta un problema serio non solo per lo stabilimento di Melfi ma anche per l’intero indotto, coinvolgendo migliaia di lavoratori.
Il sindacalista ha richiesto azioni concrete da parte della Regione e del Governo per sostenere lo stabilimento in questo periodo difficile. Ha anche richiamato l’attenzione sugli investimenti futuri previsti da Stellantis, che includono il lancio di una nuova produzione a partire dai primi mesi del 2025 e nel 2026. Questi investimenti comprenderanno l’introduzione di una piattaforma elettrica di medio formato con quattro nuovi modelli, una Jeep ibrida e l’assemblaggio di batterie, che potrebbero portare a una ripresa della produzione e alla creazione di nuovi posti di lavoro.
In sintesi, la sospensione della produzione della Fiat 500X presso lo stabilimento di Melfi segna un momento difficile per i lavoratori e per il settore dell’automobile in Italia. Tuttavia, il piano di investimenti futuri potrebbe offrire nuove opportunità e contribuire a una ripresa nel lungo periodo.