Se state guardando le gare di tuffi alle Olimpiadi di Parigi 2024, avrete notato un curioso rituale: prima di lanciarsi dal trampolino o dalla piattaforma, i tuffatori si fanno una rapida doccia fredda o si tamponano il viso con un asciugamano bagnato. Ma qual è il motivo di questo gesto apparentemente semplice?
La risposta è legata alla prevenzione di un fenomeno noto come “sindrome da idrocuzione”. Questo termine descrive la reazione del corpo all’impatto improvviso con l’acqua fredda, specialmente quando il viso è coinvolto. Il contatto brusco con l’acqua fredda stimola il nervo vago, un nervo cranico che si estende dalla base del cranio fino all’addome e svolge un ruolo cruciale nella regolazione del sistema cardiovascolare.
Quando il nervo vago viene stimolato in modo troppo violento, può causare una drastica riduzione della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna. In situazioni estreme, ciò può portare a un ridotto afflusso di sangue al cervello, con conseguente rischio di svenimento o addirittura perdita di coscienza. Inoltre, la stimolazione del nervo vago può indurre nausea o vomito, il che può rappresentare un pericolo durante un tuffo ad alta velocità.
Per evitare questi rischi, i tuffatori preparano il loro corpo all’impatto con l’acqua fredda. Bagnare il viso o fare una doccia fredda prima del tuffo aiuta a ridurre il contrasto tra la temperatura corporea e quella dell’acqua, mitigando l’effetto della sindrome da idrocuzione. Questo semplice gesto consente loro di affrontare il tuffo in sicurezza, mantenendo il controllo sul loro corpo e minimizzando i rischi associati a questa pericolosa reazione fisica.
Quindi, la prossima volta che vedrete un tuffatore fare una doccia fredda prima di un salto, saprete che non si tratta solo di un rituale scaramantico, ma di una misura di sicurezza essenziale per garantire una performance ottimale e priva di rischi.