Il formato GIF, acronimo di Graphics Interchange Format, è stato creato da Steve Wilhite nel 1987 mentre lavorava per CompuServe. La sua invenzione ha avuto un impatto duraturo nel mondo della comunicazione digitale, particolarmente nella messaggistica istantanea, dove le GIF continuano a essere un mezzo popolare per esprimere emozioni e reazioni.
La questione della pronuncia: Nonostante il successo del formato, il dibattito sulla sua pronuncia rimane vivace. La parola GIF è spesso pronunciata in due modi principali: “jif” (dʒɪf) e “ghif” (ɡɪf). La pronuncia “jif” è stata adottata dall’azienda che ha introdotto il formato e si rifà alla scelta originale di Wilhite, il quale ha dichiarato che l’acronimo andava pronunciato come “jif” per riflettere la sua origine e il termine “Jif”, noto marchio di burro di arachidi.
Le preferenze linguistiche: Tuttavia, dal punto di vista linguistico, molti esperti e dizionari preferiscono la pronuncia “ghif” (ɡɪf), con la “g” dura, in linea con la pronuncia del termine “graphics” da cui deriva l’acronimo. Questa opinione è supportata da dizionari autorevoli come il Cambridge Dictionary, che indica “ghif” come la pronuncia corretta per l’inglese britannico e americano. Anche se l’Oxford Dictionary accetta entrambe le varianti, riconosce che “jif” è diventata comunemente usata.
Il supporto di personaggi famosi: La pronuncia “ghif” ha trovato sostenitori tra figure pubbliche di rilievo, tra cui l’ex presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. Questo supporto ha ulteriormente alimentato il dibattito, rendendo la questione della pronuncia delle GIF un tema di discussione continua tra appassionati di tecnologia e linguisti.
In conclusione, mentre il formato GIF rimane un pilastro della comunicazione visiva online, la sua pronuncia continua a generare discussioni, riflettendo il mix di innovazione tecnologica e complessità linguistica che accompagna le evoluzioni della nostra comunicazione digitale.