Peppe Quintale, un nome che negli anni ’90 è stato sinonimo di innovazione televisiva, soprattutto grazie alla sua partecipazione a Le Iene, ha raccontato il suo percorso tra alti e bassi in un’intervista a Massimo Falcioni per TvBlog. Il suo volto è legato indissolubilmente ai fasti di un’epoca televisiva che segnò il passaggio tra il millennio che finiva e quello che iniziava, quando il programma di Davide Parenti riuscì a spostare gli equilibri della televisione italiana. Oggi, però, la sua carriera ha preso strade diverse, segnate da scelte sfortunate e da eventi che lo hanno messo ai margini della scena televisiva.
Quintale ha parlato del suo ritorno a Le Iene per una breve parentesi, un’esperienza che, secondo lui, non è stata come si aspettava: “Fu complicato. Pensai che volessero leggerezza, invece trovai una trasmissione cambiata, dominata dalle inchieste. Lavorai a due servizi, ma ne trasmisero solo uno”. Nonostante il suo impegno, ha deciso di allontanarsi: “Preferii lasciare e ringraziai senza sbattere la porta. Non era lo stesso contesto che avevo salutato vent’anni prima. Non discuto se fosse migliore o peggiore, ma era un altro programma”.
Una tappa significativa della sua carriera fu il passaggio in Rai, un’esperienza che inizialmente sembrava promettente. “Lo feci per seguire Simona Ventura a Quelli che il calcio. Freccero era innamorato di me, mi aveva promesso mari e monti. Stando alle sue parole, avrei avuto anche una prima serata e la conduzione di un game quotidiano”. Ma le cose cambiarono rapidamente: “Poco dopo aver iniziato cambiarono i dirigenti e magicamente non feci più nulla. Mi pagarono regolarmente, ma per fare solo Quelli che il calcio. Roba di cinque minuti a domenica, in collegamento. Fu frustrante. A Mediaset non potevo più tornare e in Rai avevo le porte sbarrate”.
Nel corso degli anni, Quintale ha cercato di fare ritorno sulla scena con scelte azzardate, come la partecipazione a L’Isola dei Famosi nel 2008 e a The Voice Senior un anno fa. “Venivo da quattro anni di merda, per via di vicissitudini personali negative aggravate dal covid. Mi sono ricostruito pezzo per pezzo. Dopo la trasferta francese, dovevo ripartire. Ringrazio Antonella Clerici perché è stata squisita con me”.
Oggi, l’ex volto di Le Iene guarda al mondo della televisione con un certo scetticismo, rivelando che il panorama è radicalmente cambiato: “Se non appartieni a certi carrozzoni, sei fuori. La televisione si alimenta di televisione e purtroppo viviamo nel perenne equivoco dei followers che sono uguali ai viewers”. In un contesto in cui la notorietà sui social è sempre più legata al successo televisivo, Quintale sembra ormai convinto che la Tv si sia allontanata troppo dal suo spirito iniziale, quello di un intrattenimento fresco e genuino.
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