Il termine “cookie” è ormai familiare a tutti coloro che navigano su Internet. Quando visitiamo un sito web, spesso ci viene richiesto di accettare l’uso dei “cookie”, senza che molti di noi sappiano esattamente cosa siano o da dove provenga questo nome. La curiosa origine di questo termine risale agli anni ’70 e si collega al mondo dei sistemi operativi Unix.
Il termine “cookie” in informatica deriva dall’espressione “magic cookie”, utilizzata per la prima volta nei sistemi Unix. Un “magic cookie” è un piccolo pacchetto di dati che un sistema invia e riceve in modo intatto, senza che venga modificato durante il processo. Questo pacchetto di dati veniva utilizzato per scambiare informazioni tra processi all’interno del sistema, ed era chiamato “magic” proprio perché passava attraverso diversi stadi senza alterarsi, quasi come un oggetto magico che non perde mai la sua forma.
L’analogia con i “cookie” moderni è che, come un magic cookie, i dati memorizzati nei browser non vengono alterati e rimangono intatti per essere usati nuovamente nelle visite successive su un sito. Nei primi anni del web, gli sviluppatori cominciarono a utilizzare un termine simile per riferirsi ai piccoli file che i siti web salvano sul computer dell’utente per memorizzare informazioni come le preferenze, le credenziali di accesso, o la cronologia di navigazione.
Nel 1994, con la diffusione di Internet, l’uso dei cookie web divenne sempre più comune. Oggi i “cookie” servono principalmente per tracciare la navigazione degli utenti, migliorare l’esperienza dell’utente su un sito web (come ricordare il carrello della spesa di un e-commerce) e personalizzare i contenuti, ma anche per scopi pubblicitari e analitici.
Nonostante l’uso dei cookie sia strettamente legato alla privacy online, e molti utenti siano diventati consapevoli della loro esistenza grazie a richieste di consenso, l’origine del nome resta un curioso retaggio del linguaggio tecnico usato nei primi giorni della programmazione. Il termine “cookie” continua così a far parte del nostro vocabolario digitale, collegandoci alla magia nascosta nel funzionamento dei sistemi informatici e al modo in cui oggi interagiamo con il web.
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