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Il mistero sulla morte di Gene Hackman si infittisce: in ballo un’eredità da 90milioni

Il giallo attorno alla morte di Gene Hackman si fa sempre più fitto. L’attore 95enne è stato trovato senza vita nella sua villa di Santa Fe, insieme alla moglie Betsy Arakawa e a uno dei loro tre cani. In un primo momento, tra le ipotesi prese in considerazione c’era l’avvelenamento da monossido di carbonio, ma questa pista è stata definitivamente esclusa dopo i test effettuati sui corpi. Ora l’attenzione degli investigatori si concentra sulle pillole rinvenute accanto al corpo della Arakawa, che potrebbero fornire nuovi indizi sulle cause del decesso.

Le indagini e le possibili cause della morte

Le forze dell’ordine stanno esaminando ogni dettaglio per ricostruire le ultime ore di vita della coppia. Oltre alle pillole, gli investigatori stanno analizzando telefonini e documenti alla ricerca di elementi utili a chiarire il mistero. Sul tavolo rimangono diverse ipotesi: omicidio, suicidio o un tragico incidente domestico. L’unica certezza, per ora, è l’esclusione dell’intossicazione da monossido di carbonio.

Lo sceriffo Aidan Mendoza ha dichiarato che il gas “può dissiparsi dall’ambiente, ma non dal corpo”, e i test effettuati su Hackman e sulla moglie hanno dato esito negativo. Tuttavia, le pillole trovate accanto alla Arakawa potrebbero rivelarsi un elemento chiave. La patologa Priya Banerjee ha spiegato al New York Post che queste potrebbero aiutare a capire se la donna soffrisse di qualche patologia o se si trattasse di una possibile overdose. “L’idea del suicidio è sempre lì”, ha detto, aggiungendo che non si può escludere che il cuore dell’attore 95enne non abbia retto alla perdita della moglie.

L’eredità contesa e il nodo dell’orario della morte

Oltre al mistero delle cause del decesso, c’è un’altra questione delicata: la suddivisione dell’eredità di Gene Hackman, che ammonta a circa 90 milioni di dollari tra beni liquidi e proprietà immobiliari in California e New Mexico. La chiave per stabilire a chi spetterà il patrimonio dipende dall’ora esatta della morte della Arakawa.

Secondo la Simultaneous Death Act, se due persone muoiono a meno di 120 ore di distanza l’una dall’altra, vengono considerate decedute nello stesso momento, con conseguenze dirette sulla spartizione dell’eredità. Se la moglie fosse morta entro cinque giorni dalla scomparsa di Hackman, il patrimonio andrebbe agli eredi diretti dell’attore. Se invece fosse deceduta più tardi, entrerebbero in gioco anche gli eredi della Arakawa. Un dettaglio cruciale è il malfunzionamento del pacemaker di Hackman, che si è interrotto il 17 febbraio: questa data potrebbe indicare il giorno della sua morte e influenzare l’assegnazione dell’eredità.

Il mistero della “scomparsa” della Arakawa

Un altro elemento che gli inquirenti stanno valutando riguarda la vita della coppia negli ultimi mesi. Hackman e la Arakawa vivevano sempre più isolati, soprattutto dopo la pandemia. A destare sospetti è il fatto che la Arakawa non si facesse più sentire con i parenti stretti. Secondo la badante della madre della donna, Yoshie Feaster (91 anni), affetta da demenza, la Arakawa era solita chiamarla regolarmente, ma da ottobre non si faceva più viva.

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