Josh Brolin è oggi considerato uno dei villain più iconici del Marvel Cinematic Universe grazie alla sua interpretazione di Thanos, ma, come ha rivelato recentemente, all’inizio il suo ruolo doveva essere ben più marginale di quanto poi non si sia rivelato.
Ospite del podcast Hawk vs Wolf, Brolin ha condiviso alcuni retroscena interessanti riguardo al suo ingresso nel MCU e alla creazione del suo personaggio. L’attore ha raccontato che inizialmente, quando gli è stato proposto di interpretare il titano pazzo, Thanos doveva essere solo un piccolo cameo. Non c’erano in programma i due film che avrebbero dato vita alla saga dell’Infinity War, e quindi la sua parte sembrava destinata a rimanere circoscritta a un’apparizione isolata.
“Quando ho fatto il mio primo incontro con i Marvel Studios, mi trovavo a Londra, impegnato nelle riprese di Everest,” ha spiegato Brolin. “Mi hanno lasciato una sorta di bibbia enorme con tutta la storia dell’MCU, e io gli ho detto che non sapevo nulla di cartoni animati, surfavo e facevo uso di sostanze stupefacenti. Poi però ho letto quel tomo gigante e mi sono reso conto che era fighissimo. L’idea di interpretare una nemesi enorme, viola o meno, contro tutti quegli eroi, era fantastica.”
Il personaggio di Thanos, che si sarebbe poi rivelato uno degli antagonisti principali di Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame, si è trasformato in un elemento centrale nell’universo cinematografico Marvel. “Fossi stato uno dei tanti eroi non so se sarei rimasto così esaltato, ma il fatto che fosse lui da solo contro tutti l’ho trovato molto interessante”, ha aggiunto Brolin, riflettendo sul fascino che il ruolo di Thanos esercitava su di lui.
Grazie alla sua interpretazione, Thanos è diventato uno dei villain più amati (e odiati) dai fan del MCU, soprattutto grazie alla sua filosofia distorta e al suo obiettivo di “ripristinare l’equilibrio dell’universo” attraverso metodi estremi. La sua presenza imponente e la sua caratterizzazione psicologica complessa hanno fatto di lui una figura memorabile, al punto che oggi è difficile immaginare l’universo Marvel senza di lui.
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