La piattaforma DeepSeek ha annunciato di aver implementato una correzione per contrastare gli effetti di un grave attacco informatico subito lo scorso fine settimana. Secondo quanto riportato sul sito ufficiale, l’azienda sta monitorando attentamente i risultati per garantire la piena ripresa delle funzionalità.
L’aggressione informatica, identificata come un attacco DDoS (Distributed Denial of Service), ha sovraccaricato i server con un enorme volume di richieste, causando rallentamenti e malfunzionamenti nei giorni successivi. Sebbene il servizio abbia ripreso a funzionare, permangono alcune criticità, in particolare nell’accesso alla ricerca in tempo reale e nel normale utilizzo del chatbot, che risultano ancora compromessi.
L’incidente si è verificato in un momento particolarmente delicato per DeepSeek, impegnata a competere con i principali colossi del settore dell’intelligenza artificiale. Recentemente, la società di sicurezza Wiz ha individuato una vulnerabilità nei sistemi della piattaforma che avrebbe potuto esporre dati sensibili degli utenti, tra cui la cronologia delle chat e le chiavi API utilizzate dagli sviluppatori. La falla è stata prontamente risolta, ma ha sollevato interrogativi sulla protezione della privacy e sulla sicurezza dei dati.
In Italia, la situazione è ulteriormente complicata dalla decisione del Garante della Privacy, che ha imposto alle aziende cinesi che gestiscono DeepSeek la limitazione immediata del trattamento dei dati degli utenti italiani. Contestualmente, è stata avviata un’istruttoria per verificare eventuali violazioni della normativa sulla privacy. Di conseguenza, l’applicazione non è più disponibile sugli store digitali di Apple e Google per gli utenti italiani.
L’accaduto mette in evidenza le sfide che le piattaforme di intelligenza artificiale devono affrontare non solo sul fronte dell’innovazione, ma anche in termini di sicurezza informatica e tutela dei dati personali.
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