A dieci giorni dalla polemica legata al “caso Tony Effe” durante il Capodanno di Roma, che ha suscitato una grande discussione sia nel mondo della musica che in ambito sociale e politico, è arrivata la difesa di Donatella Rettore. La nota cantautrice ha voluto esprimere il suo supporto al rapper Tony Effe, coinvolto in un acceso dibattito dopo alcune sue dichiarazioni durante l’esibizione.
In un’intervista rilasciata all’Adnkronos, Rettore ha sottolineato l’importanza della libertà di espressione, facendo riferimento anche alla sua esperienza con la canzone “Cobra”, che all’epoca fu censurata per i suoi doppi sensi. “La libertà d’espressione è fondamentale”, ha affermato Rettore, ricordando come i ragazzi cantassero “Cobra” senza pensarci troppo, perché semplicemente piaceva loro. “Se non fosse stato per quella professoressa siciliana che ha gridato alla volgarità, nessuno avrebbe dato peso al doppio senso”, ha continuato.
La cantautrice ha anche fatto un parallelismo con il brano “Clarinetto”, che non fu censurato perché cantato da un uomo, portando avanti la sua riflessione sulla disparità di trattamento. “Tony Effe, scrivi quello che vuoi senza farti problemi. Esprimiti liberamente, a Sanremo fai bella figura che è più importante che vincere”, ha aggiunto. E, con un sorriso, ha concluso: “Un duetto? Certo che lo farei, è bravo”.
Queste parole sono state pronunciate in occasione dell’uscita del nuovo album di Donatella Rettore, “Antidiva putiferio”, che segna il suo ritorno dopo 14 anni di silenzio discografico. L’album contiene dodici tracce inedite, oltre a collaborazioni con nomi di spicco della scena musicale italiana, tra cui Beatrice Quinta, Ditonellapiaga, Tancredi, La Sad e BigMama, insieme a una cover del brano “Ventilatore” con Marta Tenaglia.
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