Addio a Dayle Haddon, icona degli anni ’70 e ’80: dalla carriera di attrice alla missione sociale

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È scomparsa all’età di 76 anni Dayle Haddon, l’attrice e modella canadese che negli anni ’70 e ’80 ha conquistato il cuore del pubblico, prima come modella e successivamente come volto di numerose campagne pubblicitarie e attrice. La sua morte, avvenuta a Solebury, in Pennsylvania, è stata causata da un tragico incidente: una fuga di monossido di carbonio dovuta a un malfunzionamento nell’impianto di riscaldamento della casa dove si trovava, quella di suo genero, l’attore Marc Blucas. L’incidente ha anche coinvolto altre persone, tra cui alcuni soccorritori che sono stati trattati per esposizione al gas.

Nata a Montreal nel 1948, Dayle Haddon si era distinta fin da giovane per la sua straordinaria bellezza e talento. Iniziò la sua carriera come ballerina nel “Les Grands Ballets Canadiens” a soli 13 anni, ma ben presto la sua figura da modella la portò a diventare uno dei volti più noti degli anni ‘60 e ‘70. A 18 anni, aveva vinto il titolo di Miss Montreal e aveva posato sulla copertina di “Sports Illustrated Swimsuit Issue”. La sua bellezza non passò inosservata e nel corso della sua carriera fu nominata due volte tra le “Dieci donne più belle” dalla rivista “Harper’s Bazaar”.

Nel cinema, Dayle Haddon ha vissuto un percorso variegato. Dopo i primi ruoli in film come Il più grande atleta del mondo della Disney, la sua carriera decollò anche grazie al suo impegno come attrice nel filone della commedia sexy italiana. Tra i film più noti, La cugina con Massimo Ranieri, La supplente con Carmen Villani, e 40 gradi all’ombra del lenzuolo, dove recitò al fianco di Marty Feldman. Negli anni ’80, Haddon fu anche scelta per il ruolo di Dale Arden in Flash Gordon, ma fu sostituita all’ultimo momento dalla canadese Melody Anderson.

Superata la soglia dei 35 anni, Dayle Haddon ha trovato una nuova dimensione nel mondo della pubblicità. Diventata il volto di L’Oréal, ha contribuito in modo significativo al successo della linea Age Perfect, con vendite incrementate del 50%. Il suo contributo nell’industria cosmetica non si fermò qui: Haddon fu anche un’attiva sostenitrice della bellezza naturale e del benessere femminile.

Oltre alla carriera, Haddon ha dedicato una parte significativa della sua vita al sociale. Fondatrice dell’organizzazione no-profit WomenOne, ha collaborato con Free The Children per finanziare borse di studio in Kenya, raccogliendo oltre 150.000 dollari per l’istruzione delle ragazze. Nel 2008 fu nominata ambasciatrice Unicef, a testimonianza del suo impegno verso i diritti e la dignità delle donne e dei bambini.

Con la sua scomparsa, il mondo della moda, del cinema e della beneficenza perde una grande figura che ha saputo unire bellezza, talento e impegno sociale, lasciando un segno indelebile.

Addio a Dayle Haddon, icona degli anni ’70 e ’80: dalla carriera di attrice alla missione sociale