Il settore Automotive europeo al centro del dialogo tra Italia e Commissione UE

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Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha recentemente avuto un confronto telefonico con il commissario europeo per i Trasporti sostenibili e il Turismo, Apostolos Tzitzikostas, riguardo alle proposte di revisione del settore automotive europeo. Queste proposte sono contenute nel cosiddetto non paper italiano, frutto della collaborazione tra Italia e Repubblica Ceca, presentato durante il Consiglio Competitività del 28 novembre.

Il non paper ha già ottenuto il sostegno di numerosi paesi membri dell’Unione Europea. L’obiettivo centrale di questo documento è rivedere le modalità con cui l’industria automobilistica europea dovrà affrontare gli obiettivi di decarbonizzazione fissati per il 2035. Si punta a garantire che tali obiettivi siano non solo ambiziosi, ma anche sostenibili e realisticamente raggiungibili, attraverso una tempestiva revisione del regolamento. Al centro di questa riflessione c’è la competitività dell’industria automobilistica europea, che deve essere preservata in un contesto di crescente transizione verso la sostenibilità.

Durante il colloquio, Tzitzikostas ha confermato la sua disponibilità a collaborare con i governi e le parti industriali per trovare soluzioni comuni e concrete. La disponibilità al dialogo rappresenta un segnale importante per un settore che sta attraversando una fase di profondo cambiamento, con il passaggio dalle auto a motore a combustione a quelle elettriche e ibride.

Il ministro Urso e il commissario europeo hanno deciso di incontrarsi nuovamente il 21 gennaio a Strasburgo, in occasione della riunione plenaria del Parlamento europeo. Questo incontro sarà un ulteriore passo nel confronto continuo tra le istituzioni europee e i paesi membri, per promuovere politiche industriali che possano coniugare gli obiettivi ambientali con le esigenze di competitività e innovazione del settore automotive.

Il dialogo con la Commissione Europea rientra in una serie di incontri strategici da parte dell’Italia per influenzare la politica industriale europea. Pochi giorni prima, Urso aveva incontrato anche Stéphane Séjourné, vicepresidente esecutivo della Commissione UE per la Prosperità e la Strategia Industriale, per discutere della politica industriale europea e del sostegno necessario per il settore automobilistico europeo.

Questo intenso dialogo tra Italia e istituzioni europee evidenzia l’importanza del settore automotive per l’economia europea e la determinazione dell’Italia nel garantire che le politiche per la transizione energetica siano compatibili con le esigenze di crescita e innovazione industriale. Il futuro del settore dipende dalla capacità di integrare la sostenibilità ambientale con la competitività economica, una sfida che l’Unione Europea dovrà affrontare con soluzioni concrete e pragmatiche.