Oggi, 5 dicembre, è una data cruciale per i fan dell’universo DC. Infatti, negli Stati Uniti, in streaming su Max, prende ufficialmente il via il nuovo DCU (DC Universe) con Creature Commandos, una serie animata creata, scritta e diretta da James Gunn. Questa serie segna l’inizio di una nuova fase per il franchise, con un approccio che punta a differenziarsi da quello della Marvel.
In un’intervista promozionale, JB Perrette, dirigente di Warner Bros, ha parlato dei piani futuri per la sezione televisiva del DCU, sottolineando la strategia incentrata su un numero ridotto di programmi annuali. Perrette ha spiegato che, a differenza dei Marvel Studios, che spesso lanciano molte serie in un solo anno, i DC Studios punteranno a pubblicare al massimo due serie televisive all’anno, per mantenere alta la qualità e non saturare il mercato.
“Stiamo pubblicando Creature Commandos, che dà il via al nuovo DCU di James Gunn, e l’anno prossimo avremo Peacemaker e stiamo già lavorando a Lanterns,” ha affermato Perrette. “L’idea è di pubblicare al massimo 2 serie televisive DC all’anno, credo che sia probabilmente sufficiente. Non ne servono 4, non ne servono 5 o 6.”
Questa dichiarazione sembra essere una frecciatina diretta ai Marvel Studios, che nel 2025 presenteranno ben sei serie TV del Marvel Cinematic Universe (MCU) su Disney+, tre delle quali live-action e tre animate, molte delle quali sono state accumulate negli anni scorsi a causa dei ritardi legati al COVID-19 e agli scioperi.
Un ulteriore aspetto interessante è che anche Kevin Feige, presidente dei Marvel Studios, ha promesso che a partire dal 2026 la Marvel ridurrà il numero di uscite annuali, con l’intento di concentrare l’attenzione su una selezione più mirata di progetti.
Con l’inizio del DCU e una strategia più contenuta per le sue produzioni televisive, il futuro del DC Comics si presenta con un approccio fresco e mirato, in netto contrasto con la corsa al contenuto che caratterizza la Marvel in questo periodo.