Daniel Craig, protagonista della saga Knives Out nel ruolo del detective Benoit Blanc, torna a criticare Netflix per le modalità di distribuzione dei film della serie creata da Rian Johnson. La controversia riguarda in particolare il mancato sfruttamento delle sale cinematografiche, una scelta che l’attore ritiene penalizzante sia per il pubblico che per il potenziale successo al botteghino.
Nel secondo capitolo della saga, Glass Onion: A Knives Out Mystery, Netflix optò per un’uscita limitata al cinema prima del lancio in streaming. Secondo Craig e diversi analisti del settore, questa scelta avrebbe impedito al film di raggiungere il suo pieno potenziale. Infatti, un rapporto recente stima che Glass Onion avrebbe potuto incassare fino a 600 milioni di dollari con un’uscita cinematografica più ampia.
In un’intervista a The New Yorker, Craig ha espresso il suo disappunto: “Certo, mi rattrista. Film come Knives Outsono pensati per le sale, senza grandi effetti speciali ma con una forte attrattiva narrativa. Penso che la gente avrebbe voluto vederlo al cinema. Non sono arrabbiato, ma triste, sì.”
Il terzo capitolo della saga, intitolato Wake Up Dead Man: A Knives Out Mystery, è attualmente in sviluppo. Craig ha dichiarato di non essere a conoscenza del piano di Netflix per la distribuzione del film, ma ha sottolineato il suo desiderio di un ritorno al grande schermo: “Vedremo cosa accadrà con il terzo film. Non so quale sia il piano, quindi non posso dire molto, ma spero in una svolta.”
Le dichiarazioni di Craig riflettono un dibattito più ampio sull’evoluzione dell’industria cinematografica. L’ex interprete di James Bond ha scelto di schierarsi a favore del cinema tradizionale, sottolineando il valore dell’esperienza collettiva che una sala può offrire, specialmente per film con un forte coinvolgimento narrativo come quelli della saga Knives Out.
Resta da vedere se Netflix ascolterà le richieste dell’attore e degli appassionati, consentendo a Knives Out 3 di brillare anche sul grande schermo.