Federico Ruffo, conduttore di Mi Manda RaiTre, è diventato bersaglio di una serie di minacce e insulti dopo la messa in onda di un’inchiesta sui ristoranti abusivi, che ha scatenato polemiche e indagini. Il caso ha avuto il suo apice con la rivelazione di un ristorante completamente abusivo gestito da Nunzia Caputo a Bari, una delle protagoniste dell’inchiesta, che ha suscitato un’ondata di reazioni. Dopo la trasmissione, Ruffo e la sua famiglia sono stati attaccati con accuse pesanti, tra cui l’essere accusati di essere al soldo di massoni, lobbisti e addirittura di somigliare agli “ndranghetisti”. Le minacce, pubbliche e private, non si sono fermate ai social, ma sono arrivate anche attraverso messaggi diretti al conduttore e alla moglie, con allusioni inquietanti sulla sua famiglia.
“Mi hanno scritto cose terribili come ‘Ci vediamo molto presto, tanto ad Ostia siamo di casa’, e ‘Salutami tua moglie’”, ha raccontato Ruffo, che ha espresso la sua preoccupazione per la sicurezza della sua famiglia. Le minacce sono apparentemente riconducibili a un imprenditore calabrese del settore della ristorazione, che avrebbe preso di mira il conduttore a causa della sua inchiesta.
Ruffo ha sottolineato che, sebbene non sia la prima volta che riceve minacce, in questa occasione non intende lasciar correre. “Questa volta pretendo che gli autori vengano identificati e sanzionati. Mia moglie è terrorizzata, e questo non è giusto”, ha dichiarato, annunciando l’intenzione di procedere legalmente. La Rai ha già avviato le pratiche legali per denunciare l’accaduto e costituirsi parte civile in un eventuale processo.