Miley Cyrus sta lavorando a un nuovo progetto musicale, intitolato Something Beautiful, che promette di essere una fusione unica di suoni e visioni. L’album, previsto per il 2025, è stato descritto dalla stessa Cyrus come un concept-album visivamente potente, ispirato a opere legendarie come The Wall dei Pink Floyd e al film che lo accompagnava, diretto da Alan Parker. In un’intervista con Harper’s Bazaar, la popstar ha svelato i dettagli del suo ambizioso lavoro, rivelando come l’album esplorerà temi di bellezza, distruzione e speranza, con una forte componente visiva.
Cyrus ha raccontato di voler ricreare l’impatto che The Wall ebbe su di lei quando lo vide da adolescente, un’esperienza che la colpì profondamente. La sua intenzione è quella di fare qualcosa di simile, ma con un’estetica più moderna e glamour, arricchita da riferimenti alla cultura pop. Il risultato, secondo l’artista, sarà un’opera che esplorerà la cultura contemporanea, cercando di “curare” in qualche modo le sue ferite attraverso la musica.
Musicalmente, l’album vedrà la collaborazione di Shawn Everett, produttore di lunga data nel panorama indie, noto per il suo lavoro con artisti come Alabama Shakes e The War on Drugs. L’aspetto visivo del progetto, invece, sarà affidato a Panos Cosmatos, regista del film horror cult Mandy (2018), che Cyrus ha citato come altra fonte di ispirazione per l’album. Con il suo approccio unico e viscerale, Cosmatos aiuterà a dare forma alla visione artistica di Cyrus, creando una dimensione visiva che si mescola perfettamente con le sonorità dell’album.
In termini di contenuti, Something Beautiful esplorerà tematiche di distruzione, cuori spezzati e morte, ma Cyrus ha chiarito che questi temi saranno trattati in modo che trasmettano anche una sensazione di bellezza. “Anche nei momenti più difficili della vita c’è una bellezza intrinseca,” ha spiegato, “sono l’ombra, il carbone, il tratteggio. Non puoi avere un dipinto senza luci e contrasti.”
Con Something Beautiful, Miley Cyrus sembra voler spingersi oltre i confini della musica pop tradizionale, creando un’opera che non solo coinvolgerà gli ascoltatori, ma li inviterà a riflettere su come affrontiamo le sfide della vita, trovando bellezza anche nei momenti più oscuri.