Il nostro corpo è veramente una comunità vivente, popolata da trilioni di microrganismi che svolgono ruoli vitali per il nostro benessere. Ma cosa succede a questa famiglia allargata dopo la nostra morte? La risposta è sorprendente.
Recenti studi in microbiologia ambientale hanno rivelato che i microbi non solo sopravvivono dopo la nostra dipartita, ma giocano un ruolo cruciale nel processo di decomposizione del nostro corpo, permettendo così il riciclaggio dei nutrienti per il sostegno di una nuova vita.
Dopo la morte, quando avviene la disgregazione cellulare, i prodotti risultanti diventano un nutrimento prezioso per i batteri simbiotici che normalmente abitano il nostro corpo. Senza il sistema immunitario che li controllava e senza l’apporto continuo di cibo proveniente dal nostro sistema digestivo, questi microbi si rivolgono a questa nuova fonte di sostentamento.
Dall’evoluzione, è plausibile che i microbi abbiano sviluppato strategie per adattarsi a un corpo in decomposizione. Devono sopravvivere abbastanza a lungo da trovare un nuovo ospite una volta che il loro attuale ambiente diventa inabitabile. In questo modo, in un certo senso, contribuiscono a una forma di “vita eterna”.
La scoperta del ruolo dei microbi nel ciclo della vita e della morte sottolinea ancora una volta l’importanza di questi organismi per il nostro mondo e per il nostro benessere.