Gli Yes, una delle band più influenti nella storia del rock progressivo, si trovano al centro di una controversia legale riguardante il loro brano “Dare to Know”, tratto dall’album The Quest (2021). La canzone, attribuita al chitarrista Steve Howe, è stata accusata di plagio dal musicista Riz Story (vero nome Rudolph Zahler), che sostiene che il brano degli Yes sarebbe una copia parziale della sua composizione “Reunion”.
La causa legale è stata depositata ieri a Los Angeles e coinvolge sia Steve Howe che Jon Davison, il cantante del gruppo. Secondo i documenti legali, Zahler afferma che i due membri degli Yes abbiano plagiato la sua canzone, che non è mai stata pubblicata ma era inclusa nella colonna sonora del film del 2014 A Winter Rose, diretto dallo stesso Zahler, che vedeva protagonisti Paul Sorvino, Billy Zane e Taryn Manning. In particolare, Zahler sostiene che Davison fosse già a conoscenza del suo lavoro e che, nel corso degli anni, abbia cercato di coinvolgerlo nella sua carriera, inclusa la possibilità di una collaborazione con gli Yes.
Zahler accusa Davison di aver “rubato” la sua composizione invece di chiedergli il permesso per usarla. Dopo aver aggiunto un testo alla melodia, gli Yes avrebbero pubblicato la canzone come parte dell’album The Quest, attribuendola esclusivamente a Steve Howe. Sebbene “Reunion” non sia mai stata pubblicata ufficialmente, Zahler sostiene che le somiglianze tra i due brani siano così evidenti che non possano essere casuali. Secondo una perizia musicale condotta dal musicologo Ethan Lustig, le melodie, i moduli ritmici e le sequenze armoniche sarebbero identici per circa il 96%, rendendo il plagio quasi incontestabile.
Inoltre, Zahler evidenzia la sua relazione con Davison, con cui avrebbe collaborato sporadicamente dal 1990, e sostiene che il cantante degli Yes fosse ben a conoscenza della musica di A Winter Rose, tanto da complimentarsi per essa. Zahler afferma che Davison lo avrebbe anche invitato a lavorare come co-autore per gli Yes, e che aveva proposto di coinvolgerlo nella produzione dell’album The Quest.
La causa legale coinvolge anche Sony Music Entertainment e l’etichetta Inside Out, con Zahler che chiede un risarcimento economico e l’attribuzione della canzone a suo nome. Al momento, gli Yes non si sono espressi pubblicamente sulla questione.
Questa non è la prima volta che un brano di The Quest finisce sotto accusa. Un altro pezzo dell’album, The Ice Bridge, è stato considerato troppo simile a una composizione di Francis Monkman. Dopo aver ammesso la somiglianza, Geoff Downes, che aveva scritto il brano con Davison, ha dichiarato che aveva erroneamente ritenuto che il pezzo provenisse dal suo archivio di musiche e non da Monkman, aggiungendo così il compositore come co-autore.
Le accuse di plagio e le difficoltà legali stanno creando una tempesta attorno agli Yes, una band che ha da sempre cercato di rinnovarsi e innovare, ma che ora deve affrontare una battaglia legale che rischia di minare l’integrità della sua produzione musicale.