A partire dal 1 gennaio 2025, gli automobilisti italiani rischiano di trovarsi a fare i conti con un aumento significativo delle multe stradali. A lanciare l’allarme è Assoutenti, che denuncia come le sanzioni amministrative pecuniarie siano destinate a subire un rincaro del 6%, a causa dell’adeguamento all’inflazione previsto dal Codice della Strada.
Il rincaro, che è stato sospeso fino a fine 2024, è determinato dall’articolo 195 del Codice della Strada, che stabilisce che l’importo delle multe venga aggiornato ogni due anni in base alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo calcolato dall’Istat per le famiglie di operai e impiegati. Un adeguamento che, secondo quanto previsto dalla legge, entrerà in vigore all’inizio del prossimo anno, senza un intervento diretto del governo.
Se la norma dovesse essere applicata senza modifiche, le sanzioni più comuni per infrazioni quotidiane aumenterebbero notevolmente. Ad esempio, la multa per l’uso del cellulare alla guida passerebbe da 165 a 175 euro, quella per il divieto di sosta da 42 a 45 euro, mentre l’attraversamento con semaforo rosso vedrebbe l’importo salire da 167 a 177 euro. Anche il superamento dei limiti di velocità subirebbe un incremento: per chi supera i limiti tra 10 e 40 km/h la multa passerebbe da 173 a 183 euro, mentre per chi sforasse tra 40 e 60 km/h l’importo salirebbe da 543 a 576 euro. In caso di superamento dei limiti di velocità per oltre 60 km/h, la multa aumenterebbe da 843 a 896 euro.
Secondo Assoutenti, pur riconoscendo l’importanza di punire le violazioni che mettono a rischio la sicurezza sulle strade, l’aumento delle multe non sarebbe la soluzione ideale per garantire una maggiore sicurezza. Gabriele Melluso, presidente dell’associazione, ha infatti sottolineato che un piano educativo biennale nelle scuole superiori, focalizzato sulla sicurezza stradale, potrebbe avere effetti ben più positivi di un semplice aggiornamento delle sanzioni.
L’associazione fa appello al governo Meloni affinché blocchi l’aggiornamento delle multe come è stato fatto per i due anni precedenti, evitando così un ulteriore “colpo” a carico degli automobilisti italiani. Con la crescente pressione economica sulle famiglie, le associazioni dei consumatori chiedono un intervento per evitare che questo aumento delle sanzioni finisca per pesare ulteriormente sui bilanci degli automobilisti.