Riki, dopo aver trionfato nella categoria canto ad Amici nel 2017, ha vissuto un periodo straordinario in carriera, coronato da vendite record e concerti sold out. Ma dietro il successo si nascondeva un malessere crescente che lo ha portato a distaccarsi dal mondo musicale dal 2020. A distanza di anni, il cantante ha deciso di fare ritorno con “Casabase”, un lavoro che segna la sua rinascita.
Il percorso di Riki, dopo la partecipazione al talent show, è stato segnato da un’ascesa fulminea nel panorama musicale. Tuttavia, nonostante il successo, il giovane artista si è trovato intrappolato in una “gabbia dorata”. Un’emozione che, con il tempo, si è trasformata in solitudine e rabbia, esplose anche in azioni impulsive che il cantante stesso definisce come “cavolate”. In un’intervista al Corriere della Sera, Riki ha confessato che, per anni, ha vissuto senza riuscire a prendere il controllo del proprio destino, costretto dalle logiche di un mercato musicale che non gli permetteva di fare pause né di fermarsi a riflettere.
Questa pressione ha avuto un impatto profondo sulla sua salute mentale, portandolo a vivere un periodo di crisi che lo ha portato fino alla depressione. “Stavo male male”, ha raccontato, descrivendo la fatica di dormire, la perdita di motivazione e l’apatia che lo pervadevano. Nonostante ciò, Riki non aveva il coraggio di fermarsi e chiedere aiuto. “Non avevo il coraggio di dire ‘sono in crisi, non sto bene’”, ha spiegato, rivelando che il suo orgoglio e la sua natura competitiva gli impedivano di esternare la propria vulnerabilità. La sua situazione peggiorò ulteriormente durante la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2020, dove arrivò ultimo. In quell’occasione, il cantante riconosce che la sua volontà di auto-sabotarsi aveva preso il sopravvento, ma la pandemia lo costrinse, in modo paradossale, a fermarsi.
Riki ha anche parlato della sua esperienza con il suo ex manager, Francesco Facchinetti. Sebbene il team avesse portato a un inizio di carriera promettente, il cantante sentiva che le sue scelte artistiche non erano sempre condivise. “A volte sentivo di voler fare determinate cose che lui non mi passava”, ha raccontato, rivelando una certa frustrazione per non riuscire a seguire la propria visione creativa. Con il tempo, ha compreso l’importanza di avere attorno persone che credono nel suo progetto e nel suo talento.
Adesso, con una nuova consapevolezza, Riki ha deciso di affrontare il suo ritorno musicale con un altro spirito. “Casabase”, il suo nuovo album, rappresenta una sua affermazione artistica e personale. Questo progetto, interamente suonato in modo artigianale e analogico, è un viaggio intimo che contiene la sua crescita e il suo studio musicale, tra ballate e pezzi uptempo. “Non voglio più che il successo arrivi in fretta”, ha dichiarato. “Il mio obiettivo è quello di parlare a un pubblico sempre più ampio, fregandomene delle logiche del mercato”.
Oggi, a 32 anni, Riki guarda al futuro con un atteggiamento diverso, più maturo e consapevole. Desidera farsi apprezzare per la sua musica e non per la sua immagine, puntando su un percorso che lo porti a guadagnarsi il rispetto delle persone, ma senza cedere alla frenesia del successo immediato. La vera conquista, per lui, è riuscire ad andare a letto tranquillo, sapendo di aver fatto scelte autentiche.