Il trapper Baby Gang ha annunciato la fine anticipata del suo tour europeo tramite un lungo sfogo pubblicato su Instagram, spiegando le motivazioni che lo hanno spinto a fermarsi prima delle tappe finali. Dopo un live particolarmente difficile, l’artista ha deciso di mettere la parola fine al suo percorso, sottolineando che non è più disposto a tollerare certi comportamenti da parte del pubblico e dei membri del suo team.
Durante uno dei concerti, Baby Gang ha vissuto una serie di disagi, tra cui problemi tecnici con il suono e il comportamento disturbante di alcune persone nel pubblico, che hanno portato a interruzioni improvvise del suo set. “Per colpa di alcuni tecnici che non hanno fatto il loro lavoro e di gente che ha voluto rovinare la serata, è stato tutto compromesso”, ha scritto l’artista, raccontando anche che un fan è svenuto durante il concerto, causando ulteriori interruzioni. Il comportamento di altre persone che hanno finto di svenire per attirare l’attenzione lo ha frustrato, obbligandolo a improvvisare e saltare la scaletta che aveva preparato.
Baby Gang ha dichiarato di non voler più esibirsi in queste condizioni, ribadendo che non ha più pazienza per certi atteggiamenti e che preferisce fermarsi piuttosto che esibirsi con un atteggiamento negativo sul palco. “Non sono fatto per stare con le persone”, ha aggiunto, concludendo con una critica a chi mancava di rispetto agli altri spettatori, affermando che chi disturba il concerto danneggia anche chi è venuto per divertirsi.
Il trapper, il cui vero nome è Zaccaria Mouhib, sta vivendo anche un momento difficile dal punto di vista legale, avendo recentemente ricevuto una condanna a tre anni e quattro mesi di reclusione per resistenza a pubblico ufficiale. La condanna, arrivata poco prima dell’inizio del tour, ha visto i giudici concedergli l’autorizzazione a esibirsi all’estero. La decisione di interrompere il tour potrebbe quindi essere legata anche a un bisogno di riflessione sul suo percorso artistico e personale.