Geppi Cucciari inaugura gli Stati generali della Rai al Senato, puntando il dito sulle interferenze politiche

Con il suo solito mix di ironia e pungente sarcasmo, Geppi Cucciari ha dato il via agli Stati generali della Rai, una due giorni organizzata al Senato dalla presidente della commissione vigilanza Barbara Floridia. In Sala Zuccari, la comica e conduttrice ha offerto uno spunto di riflessione sulle interferenze politiche che, secondo lei, minano l’indipendenza della televisione pubblica.

L’intervento della Cucciari è stato provocatorio sin dall’inizio: «Molti di voi si chiederanno cosa ci faccio qui. È la stessa domanda che gli elettori si pongono su di voi», ha esordito, suscitando le risate dei presenti. Il cuore del suo discorso si è concentrato sul tema centrale dell’incontro: «Come tenere i partiti fuori dalla Rai». Con un sorriso ironico, Cucciari ha aggiunto che parlare di distacco tra politica e tv pubblica in un contesto come quello del Senato sembrava un tema da “fantascienza”, paragonando l’idea di un simile dibattito a un convegno sul gioco d’azzardo a Las Vegas.

Concludendo il suo intervento, la comica ha lanciato una citazione che ha fatto sorridere l’uditorio, riprendendo lo slogan M.A.G.A. del presidente degli Stati Uniti Donald Trump: «Rai, di tutto e di più. Chi può e chi deve, uomini di buona e media volontà, facciano di tutto affinché la Rai sia di più e di tutti. Hasta il canone siempre, Made Viale Mazzini Plurale Again».

Un’apertura che ha colto nel segno, mettendo in luce le sfide di un servizio pubblico in cui, ancora oggi, la politica sembra avere una voce troppo influente. Geppi Cucciari ha saputo combinare umorismo e critica, aprendo un dibattito fondamentale sulla gestione e indipendenza della Rai

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