Leonard Cohen, uno dei più grandi cantautori del XX secolo, è stato un artista che ha lasciato un’impronta indelebile nella musica e nella poesia. Nato a Montréal nel 1934, la sua carriera ha attraversato decenni, con una produzione che ha spaziato dalla musica alla letteratura, fino alla spiritualità. Dopo una formazione in letteratura inglese e un impegno nella poesia, Cohen ha dato vita a una serie di album che hanno segnato la storia della musica.
Il suo esordio discografico avviene nel 1967 con Songs of Leonard Cohen, un lavoro che esprimeva già tutta la profondità emotiva e intellettuale del suo stile. Da quel momento in poi, la sua carriera musicale non si è mai fermata, con un totale di quattordici album, ognuno dei quali esplorava tematiche diverse, ma sempre con il suo inconfondibile tocco.
Un momento cruciale della sua carriera si verifica nel 1984, quando pubblica Various Positions, che include una delle canzoni più iconiche della musica moderna: Hallelujah. Un brano che, pur non avendo immediatamente avuto successo, è diventato nel tempo una delle composizioni più amate e reinterpretate da numerosi artisti.
Nel corso della sua vita, Cohen ha anche intrapreso numerosi tour, esibendosi in tutto il mondo e guadagnandosi la stima e l’ammirazione di un pubblico sempre più vasto. La sua musica, che spaziava dal folk al rock, dal gospel al pop, ha sempre avuto una profondità spirituale e filosofica che lo rendeva un autore unico.
Il suo ultimo album, You Want It Darker, è uscito nell’ottobre del 2016, poco prima della sua morte, avvenuta all’età di 83 anni, in seguito a complicazioni derivanti da una caduta nella sua casa di Los Angeles. Questo lavoro, come gli altri, ha continuato a esplorare la morte, la fede e il significato della vita, temi che avevano caratterizzato tutta la sua carriera.
A otto anni dalla sua morte, Leonard Cohen continua a essere ricordato come una figura emblematica, capace di toccare le corde più intime dell’animo umano con la sua musica e la sua poesia senza tempo.