La bonifica dei terreni dei gasometri grazie alle biotecnologie

A Milano, nel cuore di un ex Sito di Interesse Nazionale, si sta portando avanti un’importante operazione di bonifica ambientale che coinvolge i terreni sui quali un tempo sorgevano i gasometri della città. Questo progetto, che si estende su una superficie di circa 420.000 metri quadrati, si distingue per l’approccio innovativo utilizzato: le biotecnologie.

L’intervento di recupero dei terreni, che ha visto l’impiego di 7,5 milioni di euro provenienti dal Comune di Milano e dal Fondo europeo di sviluppo regionale, ha come obiettivo la riqualificazione di un’area che ha rappresentato un importante punto di riferimento industriale per la città, ma che ora necessita di una profonda bonifica. L’iniziativa, pur trovandosi in un contesto in attesa di una maggiore pianificazione urbanistica (con un progetto di riqualificazione ideato dall’architetto Renzo Piano che rimane momentaneamente sospeso), mira a risolvere le problematiche ambientali attraverso metodi avanzati e sostenibili.

Il cuore dell’innovazione risiede nell’utilizzo di enzimi autoctoni per il fitorisanamento in situ, ovvero un approccio che agisce direttamente sul sito contaminato senza dover trasferire i materiali in altre aree. Questi enzimi vengono utilizzati per stimolare i processi naturali di biodegradazione, mirando a decontaminare il suolo e l’acqua. Tatiana Stella di M3r, una delle realtà che sta portando avanti la ricerca in questo ambito, spiega che il progetto si fonda sullo studio delle comunità microbiche presenti nelle diverse matrici ambientali contaminante. Utilizzando tecniche avanzate di biologia molecolare, è possibile identificare e quantificare i microrganismi e gli enzimi coinvolti nel processo di pulizia dell’ambiente.

Questa iniziativa è parte di un ampio partenariato pubblico-privato coordinato da Terrapreta, che coinvolge anche università, come Milano Bicocca e la Statale, oltre a cooperative e associazioni non profit. Il Comune di Milano e MM, la società di gestione del servizio idrico, sovraintendono le attività, garantendo il rispetto delle normative e il coordinamento delle varie fasi di lavoro.

Il caso della bonifica della Goccia è destinato a fare scuola e, proprio per questo, verrà discusso in occasione di un workshop internazionale che si terrà a Bilbao a fine novembre 2024, dove esperti di tutto il mondo si confronteranno su metodi e soluzioni per la riqualificazione di aree contaminate. Un esempio concreto di come l’innovazione tecnologica e la collaborazione tra pubblico e privato possano fornire risposte concrete alle sfide ambientali delle città moderne.

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