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SAI CHE… I Vini italiani hanno un cambiamento climatico?

Il cambiamento climatico sta avendo un impatto significativo sulla viticoltura europea, e l’Italia si trova tra i Paesi più colpiti. Un recente studio condotto dall’Università Ca’ Foscari di Venezia e da Eurac Research di Bolzano ha analizzato la vulnerabilità delle denominazioni di origine protetta (DOP), evidenziando la necessità di adattamenti per garantire la sopravvivenza di molte di esse.

Le DOP italiane, come il Trebbiano d’Abruzzo e il Lambrusco Mantovano, sono esposte a rischi crescenti a causa di temperature in aumento e minori precipitazioni. La rigidità dei disciplinari di produzione, che tutelano l’autenticità dei vini legati a specifici territori, può rivelarsi un ostacolo nell’affrontare queste nuove sfide. In particolare, le norme attuali limitano l’uso di varietà di uve più resistenti e l’adozione di tecniche innovative, compromettendo la capacità di adattamento dei viticoltori.

Tuttavia, ci sono regioni come l’Alto Adige che dimostrano una maggiore resilienza grazie a una struttura socio-economica più robusta e a investimenti in tecnologie avanzate. Per garantire un futuro sostenibile, è fondamentale promuovere una maggiore flessibilità normativa che permetta di adattare i disciplinari di produzione alle nuove realtà climatiche, consentendo l’introduzione di varietà più resistenti e la modifica delle pratiche agricole.

In conclusione, il cambiamento climatico richiede un cambiamento di mentalità e di approccio nella viticoltura. Le DOP devono evolversi per continuare a prosperare, combinando tradizione e innovazione per salvaguardare un patrimonio vinicolo che rappresenta l’identità culturale e gastronomica dell’Italia.

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