SAI CHE… C’è una verità sul mercurio nel tonno?

Una nuova inchiesta ha rivelato una situazione preoccupante riguardante il mercurio presente nel tonno in scatola, uno dei prodotti alimentari più consumati in Europa. L’ong Bloom ha condotto un’analisi approfondita su 148 campioni di tonno provenienti da vari paesi europei, scoprendo che il 100% di essi era contaminato da mercurio. In particolare, oltre il 57% delle lattine testate superava i limiti di mercurio consentiti per altre specie ittiche, con un campione che ha mostrato un contenuto fino a 13 volte superiore al limite stabilito.

Questa contaminazione solleva interrogativi sulla gestione dei limiti di mercurio nel tonno, che sono significativamente più alti rispetto ad altri pesci, come il merluzzo. Secondo l’inchiesta, non esiste alcuna giustificazione sanitaria valida per queste differenze: le autorità pubbliche, influenzate da forti pressioni economiche, avrebbero fissato soglie di mercurio per garantire la commercializzazione del tonno, ignorando i rischi per la salute.

L’ong ha messo in luce anche possibili conflitti di interesse tra i membri delle organizzazioni internazionali che stabiliscono gli standard di sicurezza alimentare. Questa situazione ha portato alla richiesta di un intervento immediato per modificare le regolamentazioni attuali, al fine di proteggere i consumatori da una sostanza così dannosa per la salute, in particolare per i bambini e le donne in gravidanza.

In risposta a queste preoccupazioni, Bloom e Foodwatch hanno lanciato un’iniziativa per chiedere un abbassamento dei limiti di mercurio nel tonno a livelli simili a quelli di altri pesci, oltre a una serie di misure per tutelare la salute pubblica. Le due organizzazioni stanno mobilitando anche i distributori europei affinché assumano responsabilità e intraprendano azioni concrete per proteggere i consumatori.

La situazione evidenziata dall’inchiesta mette in luce un serio scandalo che coinvolge la salute pubblica e l’integrità delle normative alimentari, richiedendo un’attenzione urgente e un cambiamento significativo per garantire alimenti più sicuri per tutti.

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