SAI CHE… L’ora legale è dannosa per la salute?

Il tema dell’ora legale ha suscitato un acceso dibattito negli ultimi anni, specialmente riguardo alle sue implicazioni sulla salute delle persone. Questa pratica, adottata in molti paesi per ottimizzare l’uso della luce solare, comporta lo spostamento delle lancette dell’orologio in avanti di un’ora, ma secondo alcuni esperti, i suoi effetti potrebbero non essere così positivi.

Diverse ricerche suggeriscono che il cambiamento dell’ora possa disallineare il nostro orologio biologico, influenzando negativamente sia il benessere fisico che quello mentale. Medici dell’Accademia americana di medicina del sonno avvertono che tali variazioni possono aumentare il rischio di incidenti stradali e disturbare il ritmo circadiano, che regola importanti funzioni corporee, tra cui il sonno e la vigilanza.

Uno studio condotto su un ampio campione ha rivelato un legame tra l’ora legale e l’aumento di eventi avversi per la salute, come infarti e disturbi depressivi. In particolare, l’analisi dei dati danesi ha evidenziato un incremento degli episodi depressivi in concomitanza con il passaggio all’ora solare.

Alcuni esperti, come la professoressa Beth A. Malow, sottolineano che il disallineamento dei ritmi biologici potrebbe avere effetti a lungo termine, suggerendo che mantenere l’ora solare in modo permanente potrebbe allinearsi meglio ai cicli naturali del nostro corpo.

In Europa, il dibattito sull’abolizione dell’ora legale è attivo dal 2018, mentre negli Stati Uniti, è stata proposta la permanenza dell’ora legale tramite il Sunshine Protection Act. Tuttavia, la legge deve ancora superare vari ostacoli legislativi. Anche l’argomento del risparmio energetico, inizialmente alla base dell’implementazione dell’ora legale, è stato messo in discussione, con studi recenti che mostrano risultati trascurabili in termini di riduzione dei consumi.

Con la transizione imminente all’ora solare prevista per il 27 ottobre, il dibattito su quale sia l’orario migliore da adottare continua a occupare un posto centrale nel discorso pubblico e scientifico, lasciando aperte molte domande sui reali benefici e svantaggi della pratica.

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