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SAI CHE… Un nuovo studio svela l’origine dei cavalli domestici?

Un recente studio condotto da un team di ricercatori coordinati da Ludovic Orlando del Centre of Anthropobiology and Genomics di Tolosa, pubblicato sulla rivista Nature, ha fatto luce su un capitolo cruciale della storia dell’umanità: la domesticazione dei cavalli. Circa 4.200 anni fa, nelle steppe dell’Europa orientale, l’uomo iniziò a instaurare un rapporto più stretto con i cavalli, accelerando notevolmente la diffusione della specie in tutta l’Eurasia.

L’analisi del DNA di 475 cavalli antichi ha permesso agli studiosi di ricostruire una cronologia precisa della trasformazione genetica di questi animali. Questo ha svelato non solo quando i cavalli domestici iniziarono a diffondersi oltre i loro territori d’origine, ma anche quando l’allevamento su larga scala prese piede, trasformando i cavalli in uno strumento fondamentale per la comunicazione e il commercio tra culture diverse.

Il periodo segnato da un aumento dell’allevamento equino coincise con una maggiore richiesta di cavalli come mezzo di trasporto. Gli allevatori di quel tempo svilupparono tecniche che permisero di raddoppiare il tasso di riproduzione, accorciando gli intervalli tra una generazione e l’altra.

Grazie a un nuovo metodo ideato dal team di ricerca, basato sulla combinazione di mutazioni genetiche e datazione al radiocarbonio, è stato possibile stabilire con maggiore precisione quando questa accelerazione avvenne. Questo nuovo modello offre una comprensione più approfondita del ruolo che i cavalli hanno avuto nell’evoluzione delle società umane e dimostra come, anche nei secoli più recenti, la selezione intensiva abbia ulteriormente plasmato le linee di sangue moderne di questi animali.

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