In un recente intervento di elettrificazione di una linea ferroviaria sull’isola di Lolland, Danimarca, un gruppo di archeologi ha fatto un ritrovamento che riscrive la storia delle società neolitiche locali. Durante gli scavi, è emersa una cantina di pietra, risalente a oltre 5.000 anni fa, offrendo uno sguardo affascinante sulla vita quotidiana degli antichi abitanti della regione.
Situato vicino al villaggio di Eskilstrup, il sito, noto come Nygårdsvej 3, ha rivelato non solo la cantina, ma anche i resti di due abitazioni sovrapposte, insieme a varie buche di palo e fosse. Questo tipo di cantina, appartenente alla Cultura del Vaso Imbutiforme, suggerisce che le prime comunità agricole dell’Europa settentrionale avessero sviluppato tecniche costruttive avanzate per conservare il cibo, dimostrando un notevole grado di organizzazione sociale e capacità di adattamento.
La cantina, le cui dimensioni sono di circa 2 metri per 1,5 e situata a 40 centimetri sotto la superficie, non è simile ad altre strutture neolitiche spesso associate a pratiche funerarie. Piuttosto, la sua funzione pratica sembra essere quella di conservare alimenti, come testimoniano anche i resti di ossa bruciate rinvenuti al suo interno.
In aggiunta alla cantina, è emerso un complesso sistema di recinzioni lungo 30 metri, probabilmente destinato a delimitare terreni o ospitare animali, dimostrando ulteriormente la complessità delle comunità neolitiche che abitavano questa parte della Danimarca. Questo straordinario ritrovamento non solo arricchisce la nostra comprensione del neolitico danese, ma testimonia anche l’ingegnosità e la stabilità degli insediamenti antichi.