Negli ultimi tempi, si sta assistendo a un preoccupante aumento della pirateria legata alla trasmissione delle partite di Serie A attraverso piattaforme di streaming illegali. Nonostante i tentativi delle autorità di contrastare questo fenomeno, gli appassionati continuano a trovare nuovi metodi per accedere ai contenuti sportivi senza pagare. Tra questi, il “pezzotto”, che è entrato persino nel vocabolario Treccani, rappresenta uno dei sistemi più noti per aggirare i diritti di trasmissione.
L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha risposto a questa crescente diffusione della pirateria introducendo multe automatiche per chi utilizza siti di streaming illegali. In alcuni casi, le sanzioni possono includere anche pene detentive. Tuttavia, nonostante questi provvedimenti, la domanda di contenuti sportivi accessibili continua a spingere gli utenti verso metodi non autorizzati.
Con l’inizio della stagione di Serie A, molti tifosi sono alla ricerca di soluzioni alternative per seguire le loro squadre del cuore. Recentemente, è emerso un nuovo metodo: attraverso dirette social, alcune persone trasmettono le partite sui loro profili, eludendo così le normative vigenti. Questo approccio ha attirato l’attenzione di molti utenti, rendendo più difficile per le autorità monitorare e bloccare tali pratiche.
La situazione è complicata dalla facilità con cui le persone possono accedere a queste dirette, grazie alla crescente diffusione di piattaforme social che permettono la condivisione di contenuti in tempo reale. Questo ha portato a una vera e propria corsa contro il tempo da parte delle autorità per contrastare la pirateria sportiva, ma gli appassionati di calcio sembrano sempre trovare modi per aggirare le restrizioni.