SAI CHE… Cinque Omicidi hanno segnato l’Antichità?

L’Antichità è un periodo storico costellato da eventi drammatici, tra cui omicidi che hanno cambiato il corso della storia. Questi crimini, spesso motivati da intrighi politici e rivalità di potere, hanno avuto ripercussioni significative sui regni e le civiltà del tempo. Di seguito, esploreremo cinque omicidi che hanno lasciato un segno indelebile nella storia antica.

1. Gaio Giulio Cesare: Il Tradimento dei Fidati

L’omicidio di Giulio Cesare avvenne il 15 marzo del 44 a.C., un evento che segnò la fine della Repubblica Romana e l’inizio di un nuovo impero. Cesare, un leader carismatico e ambizioso, fu assassinato da un gruppo di senatori, tra cui Marco Giunio Bruto e Gaio Cassio Longino, i quali temevano che il suo potere crescente minacciasse le istituzioni repubblicane. La famosa frase “Tu quoque, Brute, fili mi?” è diventata simbolo di tradimento, sottolineando la gravità di questo atto.

2. Filippo II di Macedonia: Un Matrimonio Trascinato nel Sangue

L’assassinio di Filippo II di Macedonia, avvenuto nel 336 a.C. durante le celebrazioni per le nozze della figlia, rappresenta un colpo di scena drammatico. Il re, uno dei più potenti sovrani dell’epoca, fu accoltellato da Pausania di Orestide, una delle sue guardie del corpo. Nonostante il festeggiamento, il clima politico era teso, e la motivazione dietro l’assassinio rimane avvolta nel mistero. La sua morte aprì la strada a un periodo di incertezze politiche, ma anche all’ascesa di suo figlio Alessandro Magno.

3. Dario III di Persia: La Caduta dell’Ultimo Re degli Achemenidi

Dario III, l’ultimo re dell’Impero Persiano, trovò la morte nel 330 a.C. a causa di un complotto orchestrato da suoi stessi generali. Dopo una serie di sconfitte contro le forze macedoni di Alessandro Magno, Dario fu catturato e assassinato dai suoi cospiratori, che cercavano di prendere il potere. L’omicidio non solo segnò la fine di un’era, ma anche l’inizio della conquista di Alessandro, che si aspettava di catturare Dario vivo.

4. Ramses III: Un Complotto nell’Harem

Il faraone Ramses III, morto nel 1155 a.C., è al centro di uno dei casi di omicidio più enigmatici della storia. La sua morte è attribuita a un complotto orchestrato da una delle sue mogli, che desiderava far salire al trono il proprio figlio. Recenti analisi forensi hanno confermato che Ramses III fu assassinato, ma il mistero persiste riguardo ai dettagli e alle motivazioni di questo omicidio. Il suo assassinio ha messo in evidenza le tensioni interne della corte egizia.

5. Qin Shi Huang: L’Imperatore Mortale

Il primo imperatore della Cina, Qin Shi Huang, morì nel 210 a.C. in circostanze misteriose. La leggenda narra che, nel tentativo di ottenere l’immortalità, si fece somministrare pillole contenenti mercurio, che lo uccisero. La sua morte segnò la fine di un periodo di unificazione e centralizzazione del potere in Cina. Il suo mausoleo, con le famose statue dei guerrieri di terracotta, rimane un simbolo della sua ambizione e della sua tragica fine.

Questi omicidi, pur avvenuti in epoche diverse e in contesti storici differenti, condividono il tema della lotta per il potere e le conseguenze devastanti che ne derivano. La loro eredità continua a influenzare la storia e a suscitare l’interesse degli studiosi e del pubblico.