Il governo statunitense sta esaminando l’idea di uno “spezzatino” di Google come risposta a una sentenza che ha riconosciuto l’azienda colpevole di violazione delle leggi antitrust. Questa iniziativa, descritta dal Financial Times, rappresenterebbe un tentativo senza precedenti per limitare il dominio di Google nel settore delle ricerche online, definito “monopolista” da un giudice federale.
Dopo una vittoria significativa del Dipartimento di Giustizia, che ha ottenuto una decisione favorevole in un caso storico ad agosto, le autorità stanno preparando una serie di misure correttive. Queste potrebbero includere la separazione di Google in diverse entità, al fine di impedire che prodotti come Chrome, Play Store e Android offrano un vantaggio competitivo al motore di ricerca.
Tra le proposte esaminate vi è anche la possibilità di costringere Google a condividere i dati di ricerca con i concorrenti e a limitare l’uso dei risultati di ricerca per alimentare i modelli di intelligenza artificiale. Il documento di 32 pagine presentato dal Dipartimento di Giustizia delinea le sanzioni richieste, che il giudice Amit Mehta dovrà esaminare.
L’indagine ha messo in luce come Google abbia speso enormi somme in contratti esclusivi per mantenere il suo monopolio nel mercato della ricerca. La situazione attuale rappresenta un’opportunità per il Dipartimento di Giustizia di intraprendere un’azione decisiva contro una delle aziende tecnologiche più influenti al mondo, simile a quanto accaduto con Microsoft oltre due decenni fa.
Il processo di risoluzione delle misure correttive continuerà nei prossimi mesi, con scadenze per la presentazione delle proposte di sentenza e delle liste dei testimoni. La decisione finale è attesa entro agosto 2025, mentre Google ha già annunciato l’intenzione di ricorrere contro la sentenza, un processo che potrebbe prolungarsi ulteriormente. Con queste azioni, il governo spera di creare un ambiente più competitivo nel settore tecnologico, garantendo una maggiore equità per gli utenti e i concorrenti.