SAI CHE… Il colore Viola non compare nelle Bandiere Nazionali?

Nel mondo delle bandiere nazionali, i colori e i simboli giocano un ruolo fondamentale nell’identità di un paese. Tuttavia, un colore che sorprendentemente manca in quasi tutte le bandiere è il viola. Questa assenza non è casuale, ma affonda le radici in una storia complessa e affascinante.

Il viola ha storicamente avuto una connotazione particolare, spesso legata al potere e alla regalità. Nell’antichità, l’estrazione di questo pigmento era un processo estremamente costoso e laborioso, limitato a pochi privilegiati. Già nell’epoca romana, il colore viola era raro e associato ai nobili, rendendolo inaccessibile per la maggior parte della popolazione.

Nel XVI secolo, la regina Elisabetta I d’Inghilterra impose addirittura un divieto sull’uso del viola, riservandolo esclusivamente alla famiglia reale. Questa consuetudine rafforzò ulteriormente l’associazione tra il viola e l’élite, rendendolo un simbolo di status piuttosto che di rappresentanza nazionale.

Solo nel XIX secolo, con la scoperta di un modo economico per produrre il viola, grazie al chimico Henry Perkin, si aprì la possibilità di un uso più ampio del colore. Tuttavia, la maggior parte delle bandiere nazionali era già stata definita e progettata, lasciando il viola fuori dalla maggior parte di esse.

Oggi, meno del 5% delle bandiere nel mondo presenta il viola, e questa carenza è il risultato di secoli di storia e tradizione. Se la scoperta di Perkin fosse avvenuta prima, chissà quante bandiere avrebbero potuto sfoggiare questo affascinante colore. La storia, però, si costruisce su scelte e circostanze uniche, e il viola rimane un enigma nel panorama delle bandiere nazionali.

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