Il 10 ottobre arriva su Prime Video “Citadel Diana”, una nuova serie che promette di catturare l’attenzione con una trama avvincente e un’atmosfera distopica. Ambientata in una Milano del 2030, il primo episodio ci accoglie con un’immagine sorprendente: il Duomo in rovina, un simbolo di decadenza che contrasta con la serenità apparente dei passanti. Questo contrasto introduce immediatamente lo spettatore in un mondo che sembra familiare ma è segnato da un passato non chiaro e da una realtà profondamente trasformata.
La società del 2030, così come viene descritta nella serie, è militarizzata e dominata da sistemi di potere che mescolano il crimine e l’impresa. Due forze principali si contendono il controllo globale: da un lato la Manticore, un colosso internazionale che produce armi avanzate, divisa in sezioni nazionali che spesso si scontrano tra loro; dall’altro Citadel, un’organizzazione che si oppone a questa egemonia violenta.
Protagonista della serie è Diana, interpretata da Matilda De Angelis, una spia italiana al servizio della Manticore che nasconde un doppio gioco: lavora infatti anche per la Citadel. Diana è un personaggio complesso, divisa tra la lealtà alle due fazioni e costretta a vivere in uno stato di costante tensione emotiva e personale. La sua vita è segnata dalla repressione dei sentimenti e dalla consapevolezza che anche gli amici più stretti potrebbero trasformarsi in nemici mortali.
Matilda De Angelis ha raccontato di aver trovato grande libertà nella costruzione del personaggio, spiegando come la mancanza di riferimenti italiani per ruoli femminili simili l’abbia stimolata a creare qualcosa di unico, ispirandosi invece a figure iconiche del cinema d’azione internazionale come Charlize Theron in Atomica Bionda e le eroine di Luc Besson, come Nikita.
La serie, diretta da Arnaldo Catinari e con Gina Gardini come showrunner, si inserisce nel filone distopico, creando un mondo futuristico che, pur essendo frutto di fantasia, risulta inquietantemente realistico. Questo aspetto è uno dei punti di forza di “Citadel Diana”: ci immerge in una realtà plausibile ma al contempo alterata, dove le dinamiche di potere e controllo sembrano essere lo specchio di tensioni già esistenti nel mondo di oggi.
Matilda De Angelis, riflettendo sulla serie, ha sottolineato come il progetto le abbia fatto ripensare alla fragilità del mondo attuale, ricordando che viviamo in una parte del pianeta che consideriamo privilegiata, ma che in realtà potrebbe non essere così sicura come sembra. La serie diventa così non solo intrattenimento, ma anche una metafora delle ansie del presente, in cui forze oscure minacciano la libertà e la giustizia, e dove la resistenza – come quella della Citadel – è l’unica speranza.
“Citadel Diana” è una produzione italiana derivata dalla serie americana Citadel, prodotta dai fratelli Russo, celebri per il loro lavoro nel mondo Marvel. Oltre a De Angelis, nel cast troviamo attori di spessore come Lorenzo Cervasio, Maurizio Lombardi e Filippo Nigro, che arricchiscono ulteriormente la qualità di questa serie.
Tra azione, intrighi internazionali e riflessioni sul futuro del nostro mondo, “Citadel Diana” promette di essere una delle serie più attese e discusse dell’autunno 2024.