Un recente studio ha rivelato la possibile esistenza di un buco nero di dimensioni sorprendenti, il più piccolo mai osservato finora. Situato a circa 5.825 anni luce dalla Terra, il misterioso oggetto è stato identificato grazie all’osservazione di una stella gigante rossa, la quale presenta un’orbita peculiare che sembra suggerire l’influenza di un compagno invisibile.
Ciò che rende questo scoperta particolarmente affascinante è il fatto che dalla posizione del buco nero non proviene alcuna luce. Gli scienziati hanno calcolato che l’oggetto potrebbe avere una massa di soli 3,6 volte quella del Sole, un valore che sfida le teorie correnti sulla formazione dei buchi neri. Tradizionalmente, buchi neri di massa così ridotta non dovrebbero esistere, creando un’interessante discrepanza nota come “lower mass gap”.
Pubblicato sulla rivista Nature, lo studio sottolinea che il buco nero, denominato G3425, potrebbe fornire importanti indizi sulla comprensione dei buchi neri di piccola massa e sul loro ruolo nell’universo. Il regolare movimento della stella attorno a G3425 indica che il sistema potrebbe essere rimasto stabile per un lungo periodo, a differenza di quanto si verifica normalmente dopo un’esplosione di supernova.
Utilizzando i dati forniti dalla missione Gaia dell’Agenzia Spaziale Europea, che traccia in 3D il movimento delle stelle nella nostra galassia, gli astronomi sono stati in grado di mappare questa interessante coppia celeste. L’individuazione di ulteriori buchi neri di massa ridotta potrebbe rivelare nuove informazioni fondamentali sul processo di formazione e sull’evoluzione dei buchi neri binari, ampliando così la nostra comprensione dell’universo.