SAI CHE… In Germania c’è la Tomba di un Uomo Sepolto per Impedirne la “Risurrezione”?

In un sito archeologico vicino a Quedlinburg, nella regione della Sassonia-Anhalt in Germania, è stata recentemente scoperta una tomba che solleva interrogativi inquietanti sul pensiero e le pratiche funerarie dell’epoca. Gli archeologi hanno trovato un uomo sepolto con pesanti pietre sul petto, una misura adottata per prevenire il suo ritorno tra i vivi, un fenomeno temuto durante i secoli XVI e XVII in Europa.

Questa scoperta è avvenuta in un antico sito del XVII secolo, noto come “galgenberg” o “collina del patibolo”, dove sono state rinvenute almeno 16 tombe e due fosse d’ossa, utilizzate per ospitare resti disturbati da sepolture successive. Il ritrovamento si inserisce in un contesto culturale in cui le credenze sui “revenant” – anime di defunti che, per varie ragioni, si pensava potessero tornare in vita – erano diffuse. La presenza delle pietre sul corpo di quest’uomo suggerisce che la comunità temesse fortemente la sua possibile risurrezione.

Mentre alcuni scheletri rinvenuti nel sito mostrano segni di esecuzioni brutali, il corpo dell’uomo sepolto con le pietre non presenta evidenti tracce di violenza, lasciando aperta la questione sulle circostanze della sua morte. A differenza di lui, un altro defunto trovato in una bara di legno sembra aver ricevuto un trattamento più rispettoso, suggerendo che potesse trattarsi di una persona che si è tolta la vita. In quel periodo, i suicidi venivano frequentemente sepolti in luoghi di esecuzione, considerati al di fuori della comunità cristiana.

Questa scoperta non solo illumina pratiche funerarie antiche, ma riflette anche le paure e le credenze di una società che cercava di affrontare l’ignoto della morte e dell’aldilà. Gli archeologi continueranno a studiare il sito per raccogliere ulteriori informazioni sulla vita e la morte di coloro che vi sono stati sepolti.