Musica | Migliaia di video rimossi da YouTube per una questione di diritti negli Usa

Negli Stati Uniti, YouTube ha subito una significativa perdita di contenuti a causa di una disputa sul copyright con l’organizzazione per i diritti di pubblicazione Sesac. Questa situazione ha portato alla rimozione di migliaia di canzoni e video musicali da artisti noti, tra cui Adele, Kendrick Lamar, Bob Dylan, Nirvana e Mariah Carey. La piattaforma non è riuscita a trovare un accordo per il rinnovo dell’accordo esistente con Sesac, il che ha portato a una situazione in cui molte delle loro opere non sono più disponibili per gli utenti.

Un portavoce di YouTube ha spiegato che, nonostante gli sforzi per rinnovare l’accordo, non è stato possibile raggiungere un’intesa prima della scadenza. Di conseguenza, i contenuti legati a Sesac sono stati rimossi dalla piattaforma. Le trattative continuano, con la speranza di trovare una soluzione a breve termine.

Tra i video rimossi ci sono alcuni dei brani più iconici della musica, come “Smells Like Teen Spirit” dei Nirvana. Gli utenti possono trovare solo caricamenti non ufficiali, poiché tutte le registrazioni in studio e i video musicali originali sono stati eliminati dal canale ufficiale della band. Solo alcune performance dal vivo, come quelle di MTV Unplugged, sono rimaste disponibili. Altri artisti, come Bob Dylan e Adele, hanno visto i loro video musicali bloccati o resi non disponibili.

La disputa coinvolge Sesac, che gestisce i diritti di esecuzione pubblica di oltre 1,5 milioni di canzoni e rappresenta più di 15.000 autori e compositori. Nonostante la gravità della situazione, Sesac non ha rilasciato commenti ufficiali in merito ai negoziati in corso con YouTube.

Questo episodio evidenzia la complessità delle questioni legate ai diritti d’autore nell’era digitale, dove le piattaforme di streaming e le organizzazioni di diritti devono continuamente bilanciare l’accesso alla musica con le esigenze degli artisti e dei loro rappresentanti. La speranza è che le parti coinvolte riescano a trovare un accordo che ripristini i contenuti e garantisca un futuro più stabile per i diritti d’autore.