Un recente approfondimento condotto da ricercatori delle università del Texas a Dallas e di Memphis ha messo in discussione le convinzioni precedenti riguardo ai vagiti dei neonati. Contrariamente all’idea che questi suoni siano generati casualmente, gli studiosi hanno scoperto che i vocalizzi dei bambini nel loro primo anno di vita seguono un modello preciso.
Analizzando un ampio campione di registrazioni audio di oltre 300 lattanti, gli scienziati hanno identificato tre categorie principali di suoni, definiti “suoni cluster”. Questo studio ha rivelato che i vagiti non sono solo espressioni casuali, ma possono essere interpretati come atti di gioco, associati a movimenti e stimoli esterni che catturano l’attenzione dei piccoli.
Inoltre, la ricerca ha incluso anche neonati con diagnosi di autismo, dimostrando che i meccanismi di produzione dei suoni sono complessi e significativi. I risultati sono stati pubblicati su prestigiose riviste scientifiche, come Plos One e il Journal of Autism and Developmental Disorders, aprendo nuove prospettive sulla comunicazione precoce nei bambini.