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Disaccordo in Europa: Germania, Francia e Spagna dicono no alla revisione anticipata del divieto per le auto endotermiche

Negli ultimi giorni, l’Italia ha intensificato le pressioni a livello europeo per anticipare al 2025 la revisione della normativa sul divieto di vendere veicoli a motore endotermico, originariamente fissata per il 2026. La proposta del governo italiano, illustrata dal ministro Adolfo Urso, mira a ottenere maggiore flessibilità per il settore automotive, considerato cruciale per l’economia europea. L’Italia sostiene che, senza misure adeguate, il traguardo del 2035 diventa difficile da raggiungere e ha richiesto anche una revisione dei limiti sulle emissioni di CO2 per le case automobilistiche.

Tuttavia, le posizioni degli altri Paesi membri dell’Unione Europea mostrano un panorama divisivo. Se da un lato l’Italia sembra ricevere supporto da nazioni come Spagna, Austria e Polonia, dall’altro Germania, Francia e Danimarca si oppongono fermamente a qualsiasi modifica della data del 2035, ritenuta fondamentale per il rispetto degli impegni climatici europei. Il ministro tedesco Robert Habeck ha chiarito che il governo non intende indebolire le normative ambientali, escludendo inoltre l’adozione di biocarburanti come alternativa.

La questione, che ha visto incontri interlocutori tra i ministri europei, sarà oggetto di ulteriori discussioni nelle prossime settimane. Nonostante ci siano aperture a rivedere alcune scadenze, il consenso sul mantenimento del 2035 come obiettivo resta forte, segnalando una spaccatura significativa all’interno dell’Unione Europea sul futuro della mobilità e della sostenibilità.

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