Nel 2024, il settore delle energie rinnovabili in Italia continua a mostrare segni di crescita, nonostante le difficoltà legislative che lo affliggono. Attualmente, la capacità installata di fonti di energia rinnovabile ha raggiunto i 73,6 GW, con un incremento di quasi 5 GW nei primi otto mesi dell’anno. Questa espansione è principalmente guidata dall’installazione di impianti fotovoltaici e eolici, con il fotovoltaico che ha ormai superato l’idroelettrico in termini di potenza.
Il report di Terna evidenzia un’installazione significativa di nuovi impianti, con oltre 208.500 unità che hanno contribuito con 4,35 GW di capacità. Le centrali di grandi dimensioni, soprattutto nel Lazio, in Sardegna e in Puglia, hanno avuto un ruolo cruciale in questo aumento. Tuttavia, nonostante il contributo delle grandi strutture, è la generazione distribuita da parte di privati e aziende a fornire la maggior parte della potenza, dimostrando l’importanza dell’iniziativa privata nel panorama energetico nazionale.
Il percorso verso la transizione energetica, però, è ostacolato da proteste locali e preoccupazioni per la salvaguardia del patrimonio culturale e paesaggistico. La recente opposizione alla costruzione di un impianto eolico vicino a siti protetti in Umbria ne è un chiaro esempio. È fondamentale trovare un equilibrio tra le esigenze di sviluppo delle fonti rinnovabili e la tutela del territorio, affinché l’Italia possa non solo aumentare la propria capacità energetica, ma anche rispettare gli obiettivi climatici e garantire un futuro sostenibile.