Tornano le star! Sarà di nuovo una Mostra col red carpet affollato e invitante: il karma dell’81 Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica che prende il via domani è indubbiamente questo, per la gioia di fotografi, telecamere e selfie dipendenti… Dopo la penuria di divi dello scorso anno, dettata dallo sciopero che agitava il cinema americano, per i prossimi dodici giorni l’attesa di grandi nomi al Lido è altissima e la lista degli arrivi è lunga e importante.
E’ tutto pronto per la grande apertura di domani sera: l’opening night è ovviamente guidata dallo spiritello porcello che torna dopo trentasei anni a perturbare il mondo. Tim Burton ci offre Beetlejuice Beetlejuice e Alberto Barbera sarà ad attenderlo sul red carpet del Lido assieme a una sfilata di star guidata da Monica Bellucci, nuova compagna del regista e interprete del film, e composta da Michael Keaton, Winona Ryder, Catherine O’Hara, Justin Theroux, Jenna Ortega e Willem Dafoe.
E’ uno starter promettente per una Mostra che, nel corso dei suoi dodici giorni, vedrà arrivare al Lido star di prima grandezza: da Lady Gaga, protagonista assieme a Joaquin Phoenix di “Joker: folie à deux” di Todd Philips, a Angelina Jolie, che sarà Maria Callas nel nuovo film di Pablo Larrain. Torneranno alla Mostra anche Cate Blanchett, accompagnata da Kevin Kline, protagonisti della serie di Alfonso Cuaròn “Disclaimer – la vita perfetta”, e Nicole Kidman che insieme a Antonio Banderas interpreta “Baby girl” di Halina Reijn. Sul versante maschile le attese non sono meno eclatanti: si va da Daniel Craig in versione gay, chiamato da Luca Guadagnino a interpretare “Queer”, attesissima trasposizione del romanzo culto di William S. Burroughs, a Adrien Brody, protagonista del film fiume (oltre quattro ore) di Brady Corbet “The Brutalist”, passando per Jude Law e Tye Sheridan, interpreti di “The Order” di Justin Kurzel.
La lista d’attesa dei divi italiani ovviamente è non meno lunga e importante: da Sergio Rubini che sbarca al Lido con la sua serie “Leopardi – Il poeta dell’infinito” a Toni Servillo e Elio Germano, alle prese con la biografia di Matteo Messina Denaro in “Iddu”.
Alessandro Borghi è al centro di “Campo”, il nuovo film di Gianni Amelio, Fabrizio Gifuni è l’interprete con Romana Maggiora Vergano di “Il tempo che ci vuole” di Francesca Comencini, mentre Alessio Boni, Alessandro Preziosi e Valentina Cervi reggono “L’orto americano”, il nuovo gotico di Pupi Avati che chiuderà la Mostra il 7 settembre. Senza dimenticare, ovviamente, il lanciatissimo Pietro Castellitto, che assieme a Barbara Ronchi è protagonista di “Diva futura”, la pellicola di Giulia Louise Steigerwalt sull’agenzia porno di Schicchi.
Quanto ai film, le aspettative sono davvero alte: Barbera ha messo insieme una line-up ragguardevole, capace di concentrare sul Lido i riflettori di tutto il cinema con una serie di prime mondiali attesissime. Oltre ai già citati, tra i film in Concorso spiccano di sicuro “The Room Next Door” di Pedro Almodovar, “I’m Still Here” di Walter Salles, “Youth – Homecoming” del cinese Wang Bing, mentre nel Fuori Concorso si guarda in particolare a “Baby Invasion” di Harmony Korine, “Wolfs” di Jon Watts, che riporterà al Lido nientemeno Brad Pitt e George Clooney, amicissimi nella vita ma contrapposti nel film, “Broken Rage” di Takeshi Kitano”, “Cloud” di Kiyoshi Kurosawa, “Finalement” di Claude Lelouch, il fluviale “Phantosmia” del filippino Lav Diaz, “Separated” di Errol Morris, “Why War” dell’israeliano Amos Gitai, “Beauty is not a sin” del danese Nicolas Winding Refn e due perle brevi italiane come “Allègorie Citadine” di Alice Rohrwacher e “Se posso permettermi – Capitolo I” di Marco Bellocchio.
Non mancano le serie, tutte importanti e tutte volute integralmente da Barbera, a rompere la cattiva abitudine di mostrare solo i primi episodi sinora invalsa nei festival: oltre alle già citate serie di Cuaron e Rubini, sono attese anche “Los Anos Nuevos” dello spagnolo Rodrigo Sorogoyen e altri, “Families Like ours” di Thomas Vinterberg e “M – Il figlio del secolo” la serie Sky che Joe Wright ha stratto dal libro di Antonio Scurati.
Intanto al Lido i motori della Mostra numero 81 si scaldano con la tradizionale preapertura di questa sera, dedicata al restauro di “L’oro di Napoli”, classico di Vittorio De Sica tratto dai racconti di Giuseppe Marotta, cui quest’anno si affianca, nel pomeriggio, la preapertura delle Giornate degli Autori, che offrirà la versione restaurata di “L’invenzione di Morel”, il film col quale 50 anni fa il compianto Emidio Greco esordì ispirandosi al romanzo dell’argentino Adolfo Bioy Casares.
-foto Ipa Agency-